
Roma, 4 apr. (Adnkronos Salute) - Quasi l’intera popolazione mondiale (99%) respira aria inquinata, che supera i limiti di qualità dell’aria dell’Oms e minaccia la loro salute. Lo sottolinea l’Organizzazione mondiale della sanità, che ha presentato oggi il database sulla qualità dell’aria, a pochi giorni dal World Health Day, che si celebra il 7 aprile di ogni anno per ricordare la fondazione dell’organizzazione nel 1948. ’Il nostro pianeta, la nostra salute’ è il tema scelto per l’edizione di quest’anno.
Un numero record di oltre 6.000 città in 117 Paesi sta ora monitorando la qualità dell’aria, ma l’esposizione a livelli malsani di particolato fine e biossido di azoto resta elevata. Nel 17% delle città nei Paesi ricchi, la qualità dell’aria è al di sotto delle linee guida Oms per la presenza di Pm2.5 o Pm10. Nei Paesi a basso e medio reddito, la qualità dell’aria è conforme alle soglie raccomandate dall’Oms in meno dell’1% delle città.
"Dopo essere sopravvissuti a una pandemia, è inaccettabile avere ancora 7 milioni di decessi prevenibili e innumerevoli anni di buona salute persi a causa dell’inquinamento atmosferico - commenta Maria Neira, direttore del Dipartimento Oms per l’ambiente, i cambiamenti climatici e la salute - Questo è ciò che possiamo dire osservando la montagna di dati sull’inquinamento atmosferico, di evidenze scientifiche e soluzioni disponibili. Eppure troppi investimenti vengono ancora dispersi in un ambiente inquinato piuttosto che in un’aria pulita e sana". «Gli attuali problemi energetici sottolineano l’importanza di accelerare la transizione verso sistemi energetici più puliti e sani - rileva il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus - I prezzi elevati dei combustibili fossili, la sicurezza energetica e l’urgenza di affrontare le due sfide per la salute rappresentate dall’inquinamento atmosferico e dal cambiamento climatico, evidenziano la pressante necessità di rendere più velocemente possibile il mondo molto meno dipendente dai combustibili fossili».