Sanità: Fimp, siglata convenzione pediatria di famiglia 2016-2018

AdnKronos - salute

Roma, 10 feb. (Adnkronos Salute)() - Siglato oggi l’Accordo collettivo nazionale (Acn) 2016-2018 per la pediatria di famiglia "dopo una trattativa lunga e difficile, che Fimp ha condotto con convinzione portando a termine un Accordo che guarda al futuro con maggiori certezze, pur in un contesto difficile che è partito dall’applicazione della legge Balduzzi, fino ad arrivare oggi alle soglie di una riforma delle cure territoriali, condizionato anche dalle difficoltà prodotte dalla pandemia”. Così Paolo Biasci, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), convinto che la firma «apre una nuova fase e rappresenta un segnale importante della pediatria di famiglia, perché sia sempre più protagonista nella riforma delle cure primarie».

"Questo Accordo collettivo nazionale – prosegue Biasci - ribadisce il rapporto convenzionale e il ruolo fondamentale del pediatra di famiglia nel Servizio sanitario nazionale, confermandone i principi peculiari, ovvero la relazione fiduciaria instaurata con le famiglie e basata sulla libera scelta, la continuità temporale dell’assistenza e la diffusione capillare degli studi. Siamo soddisfatti sia stata riconosciuta la centralità della nostra azione nel garantire quella prossimità di cure che rappresenta uno standard irrinunciabile del Ssn".

“Con l’intesa raggiunta – spiega Biasci - si va ad istituire un nuovo modello organizzativo, omogeneo su tutto il territorio nazionale, rappresentato dalle Aggregazioni funzionali territoriali (Aft), che favorirà la condivisione, tra i pediatri, dei percorsi assistenziali per la gestione delle patologie acute e croniche e contribuirà al perseguimento degli obiettivi di Salute. È previsto inoltre il collegamento funzionale con le Unità delle cure primarie (Uccp) per rispondere ai bisogni di salute complessi, attraverso una condivisione multiprofessionale in merito ai percorsi di assistenza specifici per l’età pediatrica. Un modello che è coerente con le ipotesi di riforma previste dal Pnrr”.