Covid: Ordini medici, ’cambio dati? Occultare gravità mette a rischio salute’

AdnKronos - salute

Roma, 14 gen. (Adnkronos Salute)() - «Un meccanismo che occulta la gravità della pandemia modificando i parametri di calcolo mette a repentaglio la salute della gente e, ancora una volta, lascia soli noi e i cittadini. Se le Regioni o chiunque altro dovessero pensare di modificare i criteri per evitare le zone rosse, le zone arancioni o quelle gialle, fa un atto che non tutela contro il virus. E noi non siamo d’accordo». Così all’Adnkronos Salute Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), in merito al dibattito in corso sul conteggio o meno degli asintomatici e l’eventuale modifica in questo senso dei bollettini Covid-19.

La questione, dice Anelli, «produce un ulteriore motivo di disagio da parte dei medici che si sentono sempre più isolati: le uniche persone che continuano a pensare, oggi, che alla pandemia va data una risposta forte; che l’elevato numero dei contagi determina un elevato numero di persone che vanno in ospedale e che ogni posto che viene utilizzato per il Covid viene tolto a una persona che ha bisogno di assistenza per la sua malattia. Tutto questo non si modifica cambiando i calcoli, ma con decisioni forti che riducano la diffusione del virus. Se si tolgono gli asintomatici dal calcolo non è che spariscono, ci sono».

Per Anelli si tratta «del gioco delle tre carte. Chi propone questi meccanismi prova a risolvere il problema di non assumere altre misure restrittive. Così il problema ricade sui cittadini e sui medici che devono assisterli. Non si possono cambiare i numeri in una fase come questa, in cui siamo verso l’apice della curva. Bisogna invece contrastare il virus più possibile, altro che cambiare i dati. Se noi riduciamo anche di poco i contagi mettiamo nelle migliori condizioni i cittadini non affetti da Covid di essere assistiti».