Nicola Cannavò, il D’Annunzio siciliano. Pittura, scultura e poesia, le sue passioni… con il volo e la montagna

Nicola Cannavò, il D'Annunzio siciliano. Pittura, scultura e poesia, le sue passioni… con il volo e la montagna

Comunicato stampa AdnKronos - cultura-e-tempo-libero

(Adnkronos) - Roma, 10 maggio 2024.Dalle sue parti, viene definito il D’Annunzio siciliano. E, questo, nella vera accezione del termine, in quanto capace di coniugare la figura del poeta e dell’artista con quella dell’avventuriero e dell’aviatore. Nicola Cannavò è un giovane artista che lavora sia su commissione, sia per dare forma alla sua ispirazione: "Eseguo dipinti e sculture, lavorando la pietra, l’argilla e il bronzo –afferma-. Ma scrivo anche poesie e sono anche un aviatore e uno scalatore. Ho raggiunto la vetta dell’Etna ovviamente, ma anche quelle del Monte Rosa e del Monte Bianco dove ho piantato il vessillo della mia Sicilia. Una passione che nasce dall’amore che provo verso la natura e dalla volontà di superare i miei limiti. Il volare e lo scalare simboleggiano il mio desiderio di raggiungere altezze sempre più elevate”.

Come artista, il maestro Cannavò ha avuto già diverse esperienze: «Ho dato vita, su richiesta di una parrocchia di zona, a una Madonna con bambino. Una scultura in marmo che ha riscosso grande successo. Sono stato inoltre protagonista di alcune mostre in giro per l’Italia. A Ferrara, per esempio, sono stato invitato da Vittorio Sgarbi in una prestigiosa rassegna. Qui ho esposto un quadro, un olio su tela, per l’esattezza, con su raffigurata una Natura morta, ma anche una scultura in bronzo dove il soggetto era un angelo. Esperienze simili ne ho anche a Roma e Bologna e presto prenderò parte ad altre kermesse di rilievo, dove avrò modo di esporre le mie creazioni nelle loro diverse forme».

Ma, come si diceva, Nicola Cannavò è un’artista poliedrico. Capace anche di scrivere poesie: "Ne ho composte alcune in siciliano antico –ricorda-, avendo come punto di riferimento Jacopo da Lentini. Ma la mia passione si rivolge in particolare verso la lingua fiorentina. Appassionato di Dante, ho dato vita a svariati sonetti che hanno come riferimento culturale, oltre al Sommo poeta, anche Guinizelli e Cavalcanti. Alcune delle mie poesie, La crocifissione di San Pietro, Sentìa tremar e Ai migranti, per citarne solo alcune, sono state inserite all’interno di diversi libri. In teatro mi sono inoltre esibito in intensi ruoli shakespeariani e pirandelliani. Oltre che l’interpretazione delle mie stesse poesie”. La poliedricità, come detto, è dunque il segno distintivo del giovane vate siciliano e, per questo, ha deciso di raccogliere molti dei suoi lavori nella sua pagina Facebook Art vision time. Una pagina tutta da seguire.

Per informazioni:

https://www.nicolacannavo.com/

+39 39 366 944 25