Vimi Fasteners BREVETTA VITI INTELLIGENTI E SI DECRETA LUOGO DI BENESSERE PER IL LAVORATORE

Comunicato stampa AdnKronos - economia-e-finanza

(Adnkronos) - Novellara Reggio Emilia, 2 novembre 2023 - Vimi Fasteners brevetta ’viti intelligenti’, dotate di sensori per monitorare la corretta funzionalità del collegamento filettato. Si conferma inoltre avere un ambiente lavorativo che mette al centro il benessere del lavoratore, una leva per la sostenibilità, intesa in senso olistico.

Un’azienda promossa non solo dai mercati, con ottime performance pure in Borsa, ma anche da coloro che nell’impresa passano buona parte della loro vita, i dipendenti. E ciò perché non si riscontrano differenze di genere tra i lavoratori, si considera «molto positiva» la conciliazione fra occupazione e vita privata, è diffusa la percezione di un «benessere soggettivo» e, di particolare rilevanza, è riconosciuto l’impegno aziendale per la sicurezza degli occupati.

È l’aspetto forse meno eclatante, eppure molto significativo, del valore che ha assunto il concetto di sostenibilità alla Vimi Fasteners di Novellara, in provincia di Reggio Emilia, la società impegnata a livello internazionale nella progettazione e produzione di organi di fissaggio ad elevato contenuto ingegneristico per diversi settori industriali.

Nel 2021 ha pubblicato il suo primo Bilancio di Sostenibilità, portando formalmente i temi Esg all’interno del Gruppo. Con questo atto, «ci siamo impegnati a stimolare e diffondere sempre più una cultura attentata ai temi ambientali e sociali – spiega il ceo Marco Sargenti -, che è risultata in un maggior coinvolgimento e partecipazione di tutti noi. In particolare, è cresciuta la motivazione e la consapevolezza che una crescita sostenibile e un aspetto imprescindibile per la creazione di valore durevole nel tempo».

L’azienda ha così promosso un empowerment diffuso, per dare concretezza al principio di «mettere la persona al centro» e creare una significativa aggregazione tra i dipendenti, che per il 13% sono di ben 10 etnie. Sul fronte ambientale sono state incrementate le procedure per eliminare gli sprechi e ci sono stati ulteriori investimenti in energie rinnovabili, attraverso il potenziamento dell’impianto fotovoltaico installato in azienda.

Sargenti evidenzia che l’attenzione per i temi Esg si è sviluppato anche verso l’esterno, con ricadute positive sul territorio. «Siamo convinti di aver intrapreso un percorso virtuoso – prosegue – e vogliamo impegnarci a portarlo avanti ponendo la persona al centro dei processi aziendali».

Anche perché queste politiche non tolgono nulla al proseguimento degli obiettivi economico-finanziari, anzi ne favoriscono il raggiungimento per la creazione di valore olistica che garantiscono.

La vivacità ideativa e produttiva di Vimi Fasteners è documentata dai continui investimenti di importanti risorse, cioè circa il 5% del fatturato negli ultimi quattro anni, su programmi di ricerca e sviluppo per produrre nuovi prodotti e innovare i processi produttivi. «Abbiamo conseguito importanti risultati sui sistemi di fissaggio ad alta resistenza e in lega leggera come il titanio – dettaglia l’amministratore delegato – e, più in generale, questi progetti hanno ampliato la nostra offerta, ampliando il business tra clienti esistenti e particolarmente esigenti e tra nuovi interlocutori». È di sole alcune settimane fa la domanda di brevetto avanzata da Vimi Fasteners per realizzare «viti intelligenti», dotate cioè di particolari sensori per monitorare la corretta funzionalità del collegamento filettato.

Tra i mercati di riferimento dell’azienda, vi è anche quello nordamericano, ormai in pre campagna elettorale in vista delle presidenziali del 2024. Su quel territorio è particolarmente attiva Vimi Fasteners Inc, una presa diretta sul sentiment degli americani. «L’impressione è che la maggioranza degli americani non vorrebbe come candidati né Biden né Trump – osserva in conclusione Sargenti -, ma una figura che sappia rappresentare meglio gli Stati Uniti in questo periodo così delicato, denso di sfide sia all’interno degli States che nel resto del mondo».

Ufficio stampa: Francesca Schenetti, giornalista professionista, [email protected]