Silvia Ussai mette in guardia sul possibile ritorno della poliomielite in Africa

Comunicato stampa AdnKronos - economia-e-finanza

(Adnkronos) - La Dr. Ussai avverte sulla scoperta di nuovi casi di focolai in Malawi

Milano, 4 Aprile 2022. Silvia Ussai è medico specialista in International Healthcare Management, Economics and Policy alla SDA Bocconi e membro del gruppo di lavoro Farmaci e Povertà della Società Italiana di Farmacologia (SIF).

“In Malawi, dove non si registravano focolai di WPV1 dal 1992, il caso individuato risulta geneticamente collegato proprio alle forme sequenziate nel 2020 in Pakistan” - spiega la Dr.ssa Silvia Ussai.

Il 31 gennaio 2022 è stato identificato un nuovo focolaio di Wild Poliovirus Type 1 (WPV1) in Malawi. Attualmente, il WPV1 è endemico in due paesi (Pakistan e Afghanistan), mentre gli altri tipi di Poliovirus Selvaggio sono stati eradicati (WPV2 e WPV3).

Dal 1988, i progressi contro la Poliomielite, in particolare le campagne di vaccinazione globale e il lancio della GPEI (Global Polio Eradication Initiative), hanno determinato una drastica incidenza della malattia. Si stima che 16 milioni di persone, che altrimenti sarebbero rimaste paralizzate, oggi possono camminare.

Silvia Ussai: importante non sottovalutare neanche un caso

La Poliomielite è una patologia altamente infettiva, causata da un virus che aggredisce il sistema nervoso che può causare paralisi permanente e, nel 2-10% dei casi più gravi, anche la morte. Il virus si trasmette principalmente attraverso la via oro-fecale o, meno frequentemente, attraverso un veicolo comune come ad esempio acqua o cibo contaminato.

“Il livello di rischio in Malawi è stato classificato come elevato data la presenza di una serie di fattori come l’alta densità di popolazione e una insufficiente copertura vaccinale (<80%) in vari distretti, in particolare rurali” - prosegue Silvia Ussai.

Inoltre, il Malawi è stato recentemente colpito dalla tempesta tropicale Ana, che ha interessato 995.072 persone in 19 distretti e causato almeno 300 tra feriti e morti. Risultano ancora disperse 18 persone nella zona. Il ciclone ha determinato riduzioni anche sulla capacità di risposta sanitaria del Paese, incluse le attività di immunizzazione routinaria e sorveglianza epidemica.

“Il rilevamento di WPV1 al di fuori di Pakistan e Afghanistan, dove la malattia è endemica, dimostra il rischio continuo di diffusione internazionale della Poliomielite” - conclude la Dr.ssa Ussai - “Anche un singolo focolaio di Poliomielite, in qualsiasi luogo, rappresenta una minaccia per i bambini in qualunque parte nel mondo”.

Per questo motivo è fondamentale che la comunità scientifica rimanga vigile e mantenga i livelli di impegno politico e finanziario più alti possibile per eradicare globalmente la malattia.

Responsabilità editoriale: TiLinko.it – Img Solutions srl