(Adnkronos) - Ad aprile si prevedono aumenti del +2% per il gas e del +20% per l’elettricità. Rincari che vanno a sommarsi a quelli già in essere. Dell’Acqua Brunone (Revoluce): «L’attuale conflitto è uno spartiacque per il futuro. Noi operatori del settore abbiamo il dovere di sollecitare le istituzioni a non “distrarsi”»
Roma, 17 marzo 2022 - Sarà un 2022 complicato per le bollette dei cittadini e delle imprese italiane. Prima la “crisi dei prezzi” post-pandemia, ora il conflitto in Ucraina e, in prospettiva futura, la necessità di accelerare la transizione ecologica. «Purtroppo, sono convinto che il prezzo delle materie prime continuerà a salire. – afferma Giuseppe Dell’Acqua Brunone, CEO & Founder di Revoluce - Gli ultimi tragici eventi in Ucraina dimostrano ancora una volta perché a pagare il prezzo della transizione ecologica saranno soprattutto le famiglie e le imprese italiane.
Revoluce, la prima energia ricaricabile, è la fornitura che ricarichi come un cellulare e che paghi con un prezzo tutto incluso moltiplicato per quello che consumi. E’ il fornitore di energia per chi ama la semplicità e la trasparenza. La sua offerta si basa su un prezzo al kWh tutto incluso e una formula chiara, che permette al cliente di conoscere ogni giorno i suoi consumi reali e la sua spesa per l’energia consumata grazie a Enrica, l’app innovativa dell’azienda salernitana.
«Il nostro Paese – spiega il CEO & Founder facendo l’analisi dell’attuale situazione - produce il 60% dell’elettricità utilizzando il gas, metà del quale arriva dalla Russia». L’obiettivo nazionale è ridurre le emissioni di CO2 entro il 2030 diminuendo la produzione da gas dal 60 al 30%. Per la Russia si tradurrebbe in un meno 50% di introiti. È evidente che Mosca abbia tutto l’interesse a ostacolare la transizione, con conseguenze che già tutti stiamo “toccando con mano”.
Mentre il conflitto ucraino riserva nuove incognite impossibili da prevedere, sono invece già tangibili i numeri del Centro studi di Unimpresa: quasi 11 milioni gli italiani a rischio di povertà. Persone che potrebbero non riuscire a pagare le bollette. Secondo ARERA, nel primo trimestre 2022, rispetto a quello dello scorso anno, c’è stato un aumento del 131% per l’energia elettrica e del 94% per il gas, con quotazioni mensili del mercato all’ingrosso che hanno raggiunto picchi del +500%. Numeri destinati a salire
Nel trimestre in corso (gennaio-febbraio-marzo), famiglie e aziende stanno pagando i prezzi medi del trimestre ottobre-novembre-dicembre, quotazioni abbastanza allarmanti in quanto già si erano toccati dei massimi storici. Il prossimo trimestre, dunque, la situazione sarà ancora più critica.
Nomisma Energia, istituto di ricerca nel settore energetico, stima che per aprile sono previsti nuovi rincari: +2% per il gas naturale e +20%per l’energia elettrica. «Incrementi senza ombra di dubbio sottostimati in quanto l’analisi è stata effettuata in un momento diverso da quello che stiamo vivendo negli ultimi giorni», afferma Giuseppe Dell’Acqua Brunone, facendo notare come i prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica abbiano subito un repentino aumento già subito dopo l’invasione Russa: +30% in un solo giorno. +106% in 11 giorni. Da qui la previsione non certo rosea.
«Stiamo parlando di prezzi emergenziali insostenibili per le famiglie italiane – riflette Dell’Acqua Brunone - L’energia è un po’ come l’aria che respiriamo: ci accorgiamo della sua essenzialità solo quando non l’abbiamo e difendersi dalla mancanza d’aria è qualcosa di complesso di difficile».
Con l’avvento della primavera, è vero, caleranno i consumi e, tendenzialmente, anche i prezzi dovrebbero ridursi. In realtà, tutto dipenderà dai risvolti del conflitto in Ucraina, che ha fatto schizzare alle stelle non solo i prezzi di energia elettrica, gas e petrolio ma anche di altri tipi di materie prime come il grano.
Come difendersi a prescindere? il CEO & Founder Revoluce afferma che i consigli sarebbero infiniti ma il principale è quello di avere consapevolezza dei consigli giornalieri. Questo permetterà di mettere in campo le azioni più corrette volte al risparmio energetico. Con le ultime novità introdotte dal decreto bollette, infine, sono state eliminate le autorizzazioni per l’installazione di impianti fotovoltaici per l’utilizzo domestico, semplificando notevolmente l’iter burocratico. Motivo per cui, oggi, chi può deve riuscire ad autoprodursi l’energia.
«Quanto sta accadendo tra Russia e Ucraina rappresenta uno spartiacque importante per il futuro del mondo, che non sarà più come prima. A prescindere da come ne usciremo, noi operatori del settore abbiamo il dovere di sollecitare le Istituzioni a non distrarsi eccessivamente dalle decisioni fondamentali, che dobbiamo prendere nell’immediato». Conclude il CEO & Founder Revoluce.
A differenza degli altri fornitori di energia - che hanno iniziato ad aumentare i prezzi già alla fine dell’anno scorso - Revoluce ha scelto di non cavalcare le prime onde degli aumenti e di tutelare in primo luogo i revoluzionari (così la giovane azienda salernitana chiama i propri clienti luce e gas), mettendo al primo posto la parola data anche se questo significava rinunciare al guadagno, in un momento drammatico per l’intera economia italiana.
Fortunatamente – afferma Dell’Acqua Brunone - il momento più difficile per noi sembra essere passato ma, guardando al futuro, è chiaro che vanno cambiate alcune regole di sistema». I venditori di energia non possono essere limitati a mero mezzo di contatto tra il sistema energetico e il cliente finale. Non possono pagare le conseguenze delle giuste misure a sostegno dei clienti finali ma senza avere alcun aiuto o beneficio imprenditoriale.
Per informazioni: www.revoluce.it