La rete di dietetica e nutrizione che raggiunge il paziente in ospedale, ambulatorio e a casa sua. L’esperienza piemontese

Comunicato stampa AdnKronos - salute-e-benessere

( Pollenzo, 11 febbraio 2022 ) - Pollenzo, 11 febbraio 2022 - “Il ruolo della nutrizione clinica è peculiare, in quanto si tratta di una specialità trasversale, che riveste una funzione primaria, sia nella continuità assistenziale fra ospedale e territorio, sia nei confronti delle strutture che operano nella prevenzione”.

Così Andrea Pezzana, Direttore della Struttura complessa di Nutrizione Clinica dell’ASL Città di Torino, spiega il ruolo della rete di Dietologia nel corso della sessione “Il valore delle reti di patologia nella medicina attuale” della Winter School 2022 di Pollenzo, dal titolo ‘Oltre la logica dei silos per un’offerta integrata di salute’, organizzata da Motore Sanità, con il contributo incondizionato di Celgene Italia e Bristol Myers Squibb.

In Piemonte con DGR 18-13672 del 29.03.2010 è stata istituita la Rete regionale delle Strutture di Dietetica e Nutrizione clinica. Con successiva Determinazione n. 507 del 28.07.2010 è stata stabilita la composizione e le modalità operative della Commissione regionale di Coordinamento.

Nella Regione Piemonte, l’attività di nutrizione clinica si basa su di un modello organizzativo (le Strutture di Dietetica e Nutrizione Clinica - SODNC) che integra le attività a livello ospedaliero, ambulatoriale e domiciliare, e che connette, in modo organico, l’area della nutrizione clinica con le altre aree terapeutiche. La Rete regionale, riorganizzata con la recente DGR 21-3634 del 30.7.2021, è ora composta da 16 strutture, 14 per il paziente adulto e 2 per il paziente in età evolutiva, che sono, per l’Area omogenea Torino, l’ASL Città di Torino, ASL TO4, AOU Citta della Salute e della Scienza (presidio Molinette per adulti e presidio OIRM/S. Anna per età evolutiva); per l’Area omogenea Torino Ovest, l’AOU S. Luigi di Orbassano, AO Ordine Mauriziano di Torino e ASL TO 3; per l’Area omogenea Piemonte Sud Ovest, l’ASL CN 2, AO S. Croce e Carle di Cuneo; per l’Area omogenea Piemonte Nord Est, l’ASL VCO, ASL VC, ASL BI, AOU Maggiore della Carità di Novara; per l’Area omogenea Piemonte Sud Est, l’ASL AT, AO SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria (presidio SS. Antonio e Biagio per adulti e Presidio C. Arrigo per età evolutiva).

“L’attività delle strutture è fondata sulla condivisione di documenti delle Società scientifiche nazionali ed internazionali di riferimento (linee guida accreditate) che hanno determinato la stesura delle procedure attualmente in uso: procedura sulle modalità operative della visita nutrizionale, gestione della nutrizione enterale domiciliare (NED), gestione della nutrizione parenterale domiciliare (NPD) – prosegue il Dottor Pezzana -. Attraverso riunioni operative mensili, i referenti medici e dietisti delle strutture di Dietetica e Nutrizione clinica si confrontano al fine di rendere omogenea ed efficace l’applicazione di tali procedure e quindi l’assistenza fornita su tutto il territorio regionale”.

Ufficio stampa Motore Sanità

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