Umberto Eco, le migliori frasi per celebrarne il ricordo

È morto Umberto Eco: il 19 febbraio del 2016 verrà ricordato come il giorno in cui ci ha lasciati uno degli scrittori italiani più apprezzati nel mondo. Filosofo, esperto di comunicazione, ecco le frasi e le opere che lo hanno reso celebre.

L’Italia piange Umberto Eco.

Umberto Eco, noto scrittore, filosofo ed esperto di comunicazione, è morto ieri all’età di 84 anni nella sua abitazione.

Tutte le principali testate giornalistiche mondiali oggi stanno celebrando una delle personalità più importanti del ventunesimo secolo, perché Umberto Eco resterà nella storia come uno dei filosofi e semiologi più amati e conosciuti di sempre.

Umberto Eco era un grandissimo romanziere, (una delle sue opere di maggior successo è “Il Nome della Rosa”) ma anche un grandissimo lettore come da lui stesso dichiarato più volte:

“Chi non legge a 70 anni avrà vissuto una sola vita, chi legge avrà vissuto 5000 anni. La lettura è un’immortalità all’indietro”.

Una frase bellissima, che dimostra come Umberto Eco non sia stato solamente uno scrittore, ma un intellettuale interessato a qualsiasi forma di comunicazione.

Ed è per questo che oggi vogliamo celebrare Umberto Eco non solo raccontandovi la sua vita, ma attraverso quelle frasi e aforismi che lo hanno reso uno degli scrittori più apprezzati della storia d’Italia.

Vogliamo ricordarlo così, perché nonostante la morte di Umberto Eco è una notizia che sconvolge gli animi alcune sue frasi rimarranno indelebili nel tempo.

Addio Umberto Eco, la vita dello scrittore

Classe 1932, nasce ad Alessandria il 5 gennaio. Dopo aver conseguito la maturità al liceo linguistico, si segna all’Università di Filosofia di Torino, dove si laurea nel 1954 con una tesi sull’estetica di Tommaso D’Aquino. Ed è proprio dall’estensione della sua tesi di laurea che pubblica il suo primo romanzo nel 1956.

Successivamente nel 1963 scrive il classico “Diario Minimo”, in cui sono raccolti saggi come “La fenomenologia di Mike Bongiorno” e “Elogio di Franti”. Scrive altri classici (“Apocalittici e Integrati”, “La struttura assente”), ma la celerità arriva nel 1980, quando scrive “Il Nome della Rosa” con cui vince anche il premio Strega del 1981. Il successo di questo romanzo fu enorme, tanto da divenire un best-seller internazionale venduto in 47 lingue differenti.

Nel 1988 pubblica un altro romanzo di forte successo, “Il pendolo di Foucalt”, mentre la sua ultima opera è “Numero zero”, pubblicata nel 2015 ed edita Bompiani.

Il successo ottenuto dai suoi scritti lo portano più volte a comparire nella lista dei candidati al Premio Nobel per la Letteratura, ma l’accademia di Svezia non lo ha mai premiato.

Sono in molti quelli che oggi hanno voluto manifestare il proprio cordoglio per la morte di Umberto Eco, come il premier Matteo Renzi che lo ha definito:

“Un esempio straordinario di intellettuale europeo, univa una intelligenza unica del passato a una inesauribile capacità di anticipare il futuro.”

Ma anche i principali giornali mondiali, come Le Monde, il New York Times e il Frankfurter Allgemeine hanno voluto celebrare il ricordo di Umberto Eco. Perché anche se l’uomo non c’è più,la sua arte resterà immortale per sempre.

Le frasi e gli aforismi famosi di Umberto Eco

Abbiamo voluto celebrare il ricordo di Umberto Eco attraverso la citazione di alcune delle sue frasi più famose, degli aforismi tratti dalle sue innumerevoli opere.

Ecco quali, secondo noi, sono le migliori:

  • “L’aria fresca della sera è il respiro del vento che si addormenta placido tra le braccia della notte.”
  • “Quando il terrorismo perde, non solo non fa la rivoluzione ma agisce come elemento di conservazione, ovvero di rallentamento dei processi di cambiamento”.
  • “Per me l’uomo colto è colui che sa dove andare a cercare l’informazione nell’unico momento della sua vita in cui gli serve.”
  • “Io ho il diritto di scegliere la mia morte per il bene degli altri”.
  • “I libri non sono fatti per crederci, ma per essere sottoposti a indagine. Di fronte a un libro non dobbiamo chiederci cosa dica ma cosa vuole dire”.
  • “La filosofia è sempre una forma di alto dilettantismo, in cui qualcuno, per tanto che abbia letto, parla sempre di cose su cui non si è preparato abbastanza”.
  • “Lascia parlare il tuo cuore, interroga i volti, non ascoltare le lingue.”
  • “Quando la maggioranza sostiene di avere sempre ragione e la minoranza non osa reagire, allora è in pericolo la democrazia.”
  • “Malgrado molte leggende, che ancora circolano su Internet, tutti gli studiosi del Medioevo sapevano che la terra era una sfera.”
  • “Mentire riguardo al futuro produce la storia.”
  • “Il libro, creando un pubblico, produce lettori che a loro volta lo condizioneranno.”
  • “Per non apparire sciocco dopo, rinuncio ad apparire astuto ora. Lasciami pensare sino a domani, almeno”.