Strisce pedonali in 3D per favorire la sicurezza della circolazione: ecco dove

In Croazia compaiono le prime strisce pedonali 3D, ma non si tratta di una novità assoluta. In Italia saranno introdotte o vi sono dei dubbi?

Tutti conosciamo l’utilità delle strisce pedonali, sia per i pedoni, che per gli automobilisti. Ma in passato nessuno aveva visto prima le strisce pedonali in 3D, ossia in realtà aumentata.

Oggi, le strisce pedonali in 3D stanno comparendo con una certa frequenza in alcuni paesi del mondo - tra cui Islanda e India - e qui vicino a noi, in Croazia. La città di Grabrik ha infatti scelto questa soluzione per sostituire i comuni attraversamenti pedonali.

Non una ’moda’, ma una specifica scelta delle amministrazioni locali. Vediamo allora qualche dettaglio in proposito, onde saperne un po’ di più sullo scopo di questa novità e capire se vi sono margini per la sua introduzione anche nella penisola.

Strisce pedonali in 3D: qual è la finalità?

Non ci vuole una grande dose di intuito per capire il perchè dell’introduzione delle strisce pedonali in 3D in Croazia. Lo scopo è quello di contribuire, con maggior forza, a salvare vite umane. Le strisce in realtà aumentate sono infatti più visibili rispetto alle comuni strisce, si notano in anticipo e con facilità anche quando si è intenti a pensare ad altro mentre si è al volante.

Gli studi effettuati indicano che innanzi a strisce pedonali tridimensionali, gli automobilisti tendono a rallentare e a frenare: motivo sufficiente a spingere il Consiglio distrettuale di Grabrik ad adottare le strisce pedonali 3D, onde diminuire il pericolo di incidenti anche gravi.

D’altronde è ben noto: gli attraversamenti pedonali sono alcuni dei luoghi più a rischio di incidente nelle città, specialmente in corrispondenza delle scuole o delle zone scarsamente illuminate di notte.

Strisce pedonali in 3D: il trucco e le critiche del Ministero dei trasporti

Si tratta di un’opera compiuta a seguito del concorso Kakvart, un concorso cittadino mirato proprio a garantire una maggior sicurezza dei pedoni, ma anche degli stessi automobilisti.

Il trucco delle strisce pedonali in 3D è facilissimo da capire: guardando l’attraversamento pedonale non di fronte, ma di lato e dunque con un’angolazione diversa, si può notare il semplice effetto ottico applicato, che fa sembrare le strisce davvero tridimensionali.

Per questa via, tutti gli automobilisti verosimilmente rallenteranno, nella convinzione di aver davanti un rigonfiamento della strada. Oggi Grabrika è la prima città della Croazia a sperimentare questo nuovo tipo di segnaletica che da un po’ di tempo fa discutere in più parti del mondo, in merito alla sua reale utilità per la tutela dell’incolumità delle persone.

«Molti bambini attraversano il passaggio pedonale per raggiungere la scuola, la zebra è stata progettata da professionisti e con materiali già testati», ha fatto notare l’esperto Frane Kaleb. L’innovativo progetto è stato finanziato dal citato concorso cittadino ‘Kakvart’, mentre le strisce pedonali in 3D sono state create usando la cosiddetta ‘plastica fredda’, vale a dire un materiale caratterizzato dalla resistenza duratura e dall’effetto 3D, ottenuto sfruttando vernice bianca, grigia e nera.

Tuttavia, sulla reale utilità delle strisce pedonali in 3D c’è chi ha espresso qualche dubbio. «Possono generare incertezza con conseguenti reazioni non prevedibili, come ad esempio brusche frenate o sterzate», è stata infatti la risposta del Ministero dei Trasporti in merito alle problematiche emerse presso il comune di Alassio, giacché questo ed alcuni altri comuni italiani stanno effettuando degli studi sulla reale efficacia delle strisce nel prevenire incidenti. Perciò non è detto che anche da noi le strisce pedonali in 3D saranno adottate in modo esteso sulla rete viaria. LEGGI ANCHE: I Vichinghi in America prima di Cristoforo Colombo? Ecco i nuovi studi