Orario mutua: scopri gli orari di controllo

La guida sull’orario mutua, per i lavoratori in malattia.

Anche nel 2019 l’orario mutua non è variato né per i lavoratori dipendenti del settore privato che per i dipendenti pubblici. Le cosiddette fasce di reperibilità, nelle quali il lavoratore assente per malattia può ricevere la visita fiscale sono i medesimi in vigore nel 2018. Vediamo nello specifico cosa c’è da sapere ed a cosa devono prestare attenzione i lavoratori.

Orario mutua: quando essere a casa

Nonostante le regole generali INPS non siano cambiate, dopo la riforma del 2018, col passaggio all’Istituto previdenziale, delle competenze in nateria visite fiscali anche per i lavoratori statali, i dubbi per chi di assenta del lavoro per malattia, restano molteplici. L’orario mutua come dicevamo in premessa presenta le fasce di reperibilità. In pratica, sono le fasce orarie della giornata, dentro le quali al lavoratore è fatto obbligo di restare a casa nell’eventualità che arrivi il controllo dei medici fiscali dell’INPS.
Con la nascita del «Polo unico per le visite fiscali» facente capo all’INPS, si è uniformato per tutti i lavoratori dipendenti l’organo preposto ai controlli. È sparita la distinzione tra dipendenti pubblici e privati che però resta per quanti riguarda l’orario mutua.
Per i lavoratori statali le fasce di reperibilità sono:

  • Mattina, fascia 9:00-13:00;
  • Pomeriggio, fascis15:00-18:00.
    Per i lavoratori dipendenti del settore privato invece:
  • Mattina, fascia 10:00-12:00;
  • Pomeriggio, fascia 17:00-19:00.
    Tale reperibilità per tutti i lavoratori è da considerarsi valida 7 giorni di 7, compresi i prefestivi ed i festivi.

Orari malattia: come funzionano i controlli INPS

Come accennato precedentemente, i controlli sui lavoratori assenti perché in malattia, sono in capo all’INPS. Durante gli orari malattia il lavoratore può essere sottoposto, dopo l’invio del certificato medico all’INPS da parte del medico fiscale. I controlli INPS possono essere ripetuti anche due volte nello stesso giorno, ma sempre nel rispetto degli orari di reperibilità perchè solo in quelle fasce orarie il lavoratore è obbligato a rimanere a casa, pena l’applicazione di sanzioni. Tutto parte dal certificato medico.
Il lavoratore infatti ha l’obbligo, quando si assenta dal lavoro per malattia, di richiedere il certificato al proprio medico curante. Sarà il medico ad inviare per via telematica all’INPS il certificato sul quale oltre alla patologia di cui soffre il lavoratore ed ai giorni che il medico ha assegnato come periodo di guarigione, ci sarà il recapito dove il lavoratore decide di ricevere gli eventuali controlli INPS.
. Al datore di lavoro invece, deve essere il lavoratore a recapitare il certificato medico. Tale obbligo è da adempiere entro 2 giorni dalla data di inizio della malattia.

Cosa succede se non rispetto l’orario della mutua

Per il lavoratore che si assenta da lavoro in caso di malattia e che non si va trovare a casa non rispettando l’orario della mutua, incorre nella sanzione per assenza ingiustificata.
In caso di assenza durante le fasce previste come orario mutua, al lavoratore viene decurtata una parte dello stipendio o addirittura tutto lo stipendio giornaliero.

Le sanzioni previste sono:

  • 100% di decurtazione di stipendio per i primi 10 giorni di malattia;
  • 50% di decurtazione di stipendio per i restanti giorni di malattia.

Resta possibile per I lavoratori assenti alle visite fiscali, presentare, entro 15 giorni dalla notificata sanzione, una giustificazione valida per l’assenza.