Nuovo codice appalti: le 5 cose fondamentali da sapere

Il nuovo codice appalti è stato approvato dal Governo: si tratta di una rivoluzione copernicana. Ecco le 5 cose da sapere assolutamente.

Il decreto per riforma del codice appalti è passato in Consiglio dei ministri, si tratta di una trasformazione epocale poiché dal vecchio Codice da 660 articoli e 1500 commi si passa a uno da 217 articoli, ottenendo una grandissima semplificazione.

Questo decreto inoltre recepisce le direttive UE 23, 24 e 25 del 2014 in materia di concessioni, appalti nei settori ordinari e settori speciali. Gli obiettivi del nuovo codice appalti sono quelli di apportare maggiore semplificazione, contrastare la corruzione garantire maggiore trasparenza.

Tuttavia, come in tutte le rivoluzioni copernicane che si rispettino, la trasformazione riguarda un ampio campo, qui dunque vi presentiamo le 5 cose fondamentali da sapere sul nuovo codice appalti.

1) Nuovo codice appalti: riduzione soglia di gara

In ordine, l’aspetto centrale del nuovo codice è la riduzione della soglia di gara sotto la quale le imprese non sono obbligate ad avere la certificazione Soa per partecipare.

Il limite si è abbassato da 1 milione a 150 mila euro: la modifica permette un ritorno a un sistema di qualificazione centralizzato per le imprese, evitando gravi disuguaglianze, e impedendo un peso discrezionale eccessivo delle singole stazioni appaltanti nella gara.

2) Nuovo codice appalti: subappalto

Altra norma sulla quale il codice si concentra riguarda i subappalti.

Questa nuova norma semplifica di molto la precedente, per la quale si correva il rischio di una destrutturazione del mercato soprattutto per quanto riguardava le aziende superspecialistiche.

Resta la liberalizzazione del subappalto con l’eliminazione del tetto ordinario del 30% previsto dalla legislazione vigente.

3) Nuovo codice appalti: addio gare al ribasso

Per evitare fenomeni di corruzione il nuovo codice appalti mette al bando, se non per le gare con gli importi più bassi, il criterio del massimo ribasso.

Al suo posto l’offerta economica più vantaggiosa che permette di valutarne anche la qualità e le garanzie in termini sociali e ambientali.

4) Nuovo codice appalti: ruolo ANAC

Un nuovo ruolo rivestirà l’ANAC che le saranno affidati più compiti e responsabilità, anche sanzionatorie.

L’ANAC ricoprirà un ruolo centrale nella riforma, assumendo funzioni di controllo, monitoraggio, nonché dell’adozione di atti di indirizzo quali linee guida, bandi e contratti tipo.

5) Nuovo codice appalti: progettazione

Infine la progettazione anche presenterà nuove caratteristiche e diventerà un passaggio nodale per l’appalto.

La progettazione sarà strutturata su tre livelli: progetto di fattibilità, progetto definitivo e progetto esecutivo. Questo dovrebbe limitare il numero di varianti di progetti e l’aumento di costi e tempi.