Doveva partire il primo luglio 2020 la rivoluzione in materia bollette di energia elettrica e gas ma tutto è slittato all’anno venturo. Parliamo naturalmente della chiusura del mercato tutelato e del passaggio al mercato libero che obbligherà tutte le famiglie a cambiare fornitore di luce e gas. Infatti Enel servizio elettrico nazionale, sparirà, e tutti i suoi clienti dovranno cambiare fornitore scegliendolo tra la miriade di aziende che saranno presenti sul mercato. Quando accadrà questo passaggio dal mercato tutelato al mercato libero? Ecco il calendario di quella che cine dicevamo è una autentica rivoluzione.
Cambiare azienda di fornitura elettrica, obbligo dal 1° gennaio 2021 per le Pmi
Come ampiamente detto, la scadenza originariamente fissata per il primo luglio 2020 è è stata posticipata al primo gennaio 2021 per le Piccole e medie imprese e dal primo gennaio 2022 per le utenze domestiche. È stato il decreto Milleproroghe ha stabilirlo, perché evidentemente la novità andava predisposta nei minimi dettagli visto l’importanza che ha. Sono milioni le famiglie e milioni le PMI che dovranno autonomamente cambiare fornitore e il numero di utenze interessante ha costretto il governo a variare il calendario del passaggio dal mercato tutelato di luce e gas.
Cine funzionerà il passaggio al mercato libero?
Il decreto Milleproroghe quindi ha fissato il termine Piccole e medie imprese dal prossimo gennaio, mentre resta a gennaio 2022 il termine per le utenze domestiche.
Sia nelle imprese che nelle famiglie, il mercato tutelato è quello maggiormente utilizzato oggi, ecco perché l’operazione ha numero imponenti.
Ma come di farà a cambiare, c’è da sostenere cisti, bisogna fare domanda o cos’altro? Domande queste comuni a molti ed alle quali occorre dare risposta.
Per passare dal mercato tutelato al mercato libero dell’energia bisognerà sottoscrivere un nuovo contratto, con un fornitore a scelta e con quest’ultimo che si occuperà di tutti gli aspetti della pratica per il passaggio, a cominciare dalla disdetta vecchio fornitore. Niente sarà in capo ai soggetti che cambiano fornitore, siano essi famiglie o piccole e medie imprese. Nessun particolare adempimento richiesto. Basterà comunicare al nuovo fornitore scelto, i dati anagrafici del soggetto a cui sarà intestata la nuova fornitura, il Codice Pod per l’energia elettrica o il Codice Pdr per il gas e l’indirizzo dell’immobile a cui la fornitura si collega. Nel caso in cui lo si desideri, si potrà comunicare un indirizzo di fatturazione diverso da quello di fornitura. Inoltre, occorrerà come al solito, indicare un indirizzo di posta elettronica per ricevere eventualmente le bollette e un codice IBAN se si opterà per il pagamento tramite prelievo diretto su conti corrente bancario o postale. L’operazione quindi sarà quanto più semplice possibile per facilitare il compito a tutti coloro che saranno costretti a cambiare operatore.