Matrimonio o nascita di un figlio, cosa spetta alla badante?

Bonus matrimonio, congedo parentale, congedo maternità, cosa tocca a colf, badanti e baby sitter in determinate circostanze?

Il lavoro domestico soprattutto per quanto riguarda quello della badante sta cambiando molto in quanto a tipologia di addette o addetti. Prima di tutti stando agli ultimi numeri di analisi e studi adesso sono molte di più le italiane che che scelgono il lavoro domestico come attività, rispetto a qualche anno fa quando le straniere, dell’Est Europa o del Sud Est Asiatico soprattutto, monopolizzavano il settore. Inoltre anche l’età media di queste lavoratrici si sta nettamente abbassando. Non sono più solo le anziane i in genere le over 50 a svolgere questi ruoli, adesso ci sono anche ragazze nettamente più giovani. Ragazze in età da marito o da maternità che pongono l’attenzione su una particolare problematica che si potrebbe verificare durante l’espletamento del rapporto di lavoro. Alla badante spetta la maternità? Se contrae matrimonio, alla badante spetta il congedo? Vediamo nel dettaglio cosa prevede il contratto collettivo.

I diritti del lavoratore

In più occasioni abbiamo parlato di contratto di lavoro per colf, badanti, baby sitter e così via. Abbiamo trattato di ferie, tredicesima, liquidazione e adesso affrontiamo l’argomento maternità e congedo matrimoniale. Siamo sempre nel campo diritti dei lavoratori. L’articolo 23 del Ccnl di categoria che spesso si cita riguarda il congedo matrimoniale. Cosa succede quando si sposa la badante?
In base all’articolo prima citato, al lavoratore spettano 15 giorni di congedo pagato con il 100% della retribuzione ed anche, se previsto dal contratto sottoscritto col datore di lavoro, le indennità di vitto e alloggio. I 15 giorni di congedo non devono essere presi necessariamente in coincidenza con la data delle nozze. La lavatrice ha diritto di scegliere liberamente quando sfruttare i 15 giorni di congedo, ma entro un anno dalla data del matrimonio.
Il congedo matrimoniale, per avere il quale la lavatrice deve fornire al datore di lavoro la documentazione attestante la veridicità delle nozze, non può essere sostituito dalle ferie.
In pratica il datore di lavoro è tenuto a concedere i 15 giorni di congedo che non devono intaccare le normali ferie maturate dalla badante. Durante le assenze dal lavoro per congedo matrimoniale continuano a maturare tutte le voci accessorie del contratto, cioè ferie, tredicesima, TFR e scatti di anzianità.

La maternità badanti

È il Testo unico delle disposizioni in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità il riferimento normativo atto a risolvere il nodo maternità di una lavoratrice domestica. Senza problemi durante la gravidanza (in quel caso si entra nel campo della gravidanza a rischio), la badante piuttosto che la colf o la baby sitter può lavorare per legge fino a due mesi prima della presunta data in cui partorirà e potrà rientrare dopo 3 mesi dalla nascita del pargolo. Sta al lavoratore come in tutti i settori scegliere come spalmare i 5 mesi di congedo obbligatorio a cavallo del parto. Infatti nulla vieta alla lavoratrice di lavorare fino a tutto il mese precedente il parto e ritornare dopo 4 mesi.