Un caffè al mattino è un rito irrinunciabile per milioni di italiani, ma recenti studi e posizioni scientifiche stanno facendo riflettere sui potenziali rischi per la salute derivanti dalle modalità di preparazione. Sotto i riflettori ci sono le macchine da caffè, sia tradizionali che a capsule, e il possibile trasferimento di sostanze chimiche dagli strumenti utilizzati agli alimenti.
MOCA per caffè e contaminazioni alimentari: cosa sono?
I materiali a contatto con gli alimenti (MOCA) includono una vasta gamma di sostanze come plastica, metallo, gomma e ceramica. Questi materiali, presenti nelle macchine da caffè e in altri utensili, sono regolamentati nell’Unione Europea per garantire la sicurezza alimentare. Tuttavia, alcuni studi suggeriscono che sostanze chimiche dai MOCA potrebbero migrare negli alimenti o nelle bevande, con potenziali implicazioni per la salute. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) valuta regolarmente i rischi legati a queste contaminazioni, ma le preoccupazioni non si placano. In particolare, si teme che i residui di alluminio e altre sostanze possano influire negativamente sulla salute, soprattutto con un uso improprio o scorretto degli strumenti di preparazione.
Macchinette del caffè sono cancerogene? Il nodo dell’alluminio nelle caffettiere e nelle capsule
L’alluminio è un elemento centrale nella produzione di caffettiere tradizionali e capsule. Questo metallo, apprezzato per le sue proprietà di barriera contro l’ossigeno e altri agenti esterni, è utilizzato fin dal 1933, quando Alfonso Bialetti lanciò la moka. Anche le capsule prodotte da marche importanti fanno ampio uso di alluminio per garantire la conservazione del caffè. Ma c’è un rischio reale? Secondo l’Istituto Federale Tedesco per la Valutazione del Rischio (BfR), l’esposizione all’alluminio durante l’uso corretto di caffettiere e capsule è trascurabile. Errori nella manutenzione possono aumentare i rischi: lavare una caffettiera in lavastoviglie o utilizzare spugne abrasive può rimuovere lo strato protettivo che impedisce il rilascio di particelle di alluminio.
I rischi dei PFAS e delle sostanze chimiche: cosa dice la scienza
Un altro tema scottante riguarda i PFAS, sostanze perfluoroalchiliche utilizzate in vari materiali. Secondo l’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente (ISDE), l’esposizione a questi composti è collegata a gravi malattie, tra cui problemi del sistema immunitario. Sebbene i MOCA siano regolamentati, la loro sicurezza non è priva di contestazioni. La preparazione del caffè, un rituale sacro in Italia, non è immune da dibattiti scientifici. Mentre la moka tradizionale rimane un simbolo intramontabile, il crescente utilizzo delle capsule porta nuove domande sulla sicurezza alimentare e sull’impatto ambientale. Per i consumatori, la chiave è informarsi e seguire le buone pratiche, come evitare detergenti aggressivi e preferire metodi di preparazione che minimizzino il contatto con materiali potenzialmente rischiosi.