“Sono un italiano. Un italiano vero”: sono queste le parole che più ci ricordano Toto Cutugno, popolare cantautore deceduto oggi all’età di 80 anni. Ricoverato da diversi mesi al San Raffaele di Milano, l’artista, dopo essersi aggravato, si è spento intorno alle 16. Lascia la moglie Carla e il figlio Nicolò, 28 anni, avuto da una relazione con un’altra donna. Negli ultimi mesi, lo stesso cantante, aveva raccontato delle sue precarie condizioni di salute che non gli consentivano di stare troppo tempo in piedi, tanto da continuare le sue esibizioni seduto ad uno sgabello.
Quindici volte a Sanremo, con una vittoria
Nato nel 1943 a Fosdinovo in provincia di Massa Carrara, Toto Cutugno, cresciuto a La Spezia, che ha sempre considerato suo luogo di origine, si avvicina alla musica sin da bambino grazie al padre, suonatore di tromba nella banda locale. Inizia la sua carriera musicale con il gruppo Toto & i Rockers, per poi passare ai Ghigo e i goghi, prima di costituire i Toto e i Tati e a seguire gli Albatros, con cui inizia a cantare, oltre che suonare.
La sua carriera da solista inizia nel 1976, ma arriverà al successo solo l’anno dopo quando il suo brano Donna donna mia diventa la sigla di Scommettiamo?, programma di Mike Bongiorno. Dopo aver composto per diversi artisti, come Adriano Celentano partecipa nel 1980 al Festival di Sanremo, che vince con la canzone Solo noi.
Sul palco dell’Ariston salirà altre 14 volte, non riuscendo più a vincere ma piazzandosi secondo nel 1984, 1987, 1988, 1989, 1990 e nel 2005, in coppia con Annalisa Minetti. Nel 1990 ha vinto l’Eurovision Song Contest con Insieme: 1992. Nella sua carriera ha venduto oltre 100 milioni di dischi affermandosi anche all’estero, in particolare con L’italiano, suo brano simbolo. Diverse anche le sue apparizioni televisive, tra le quali la conduzione di Domenica In nel 1987/88, nel 1990/91 e nel 1992/93.