Lutto nel mondo del ciclismo: è morto Davide Rebellin, investito da un camion

Il 51enne ex ciclista è stato travolto a Montebello Vicentino. Si era ritirato dalle corse un mese fa

Davide Rebellin, ex ciclista professionista, ritiratosi dalle corse a 51 anni, poco più di un mese fa, è deceduto dopo essere stato investito da un camion mentre era in sella alla sua bici. L’incidente è avvenuto lungo la strada regionale 11 nel territorio del comune di Montebello Vicentino. Secondo le prime ricostruzioni, il camion usciva da uno svincolo autostradale e avrebbe travolto la bici di Rebellin, che è morto sul colpo. L’autista non si sarebbe fermato a prestare soccorso, ma non è ancora chiaro se in maniera dolosa o perché non si è accorto dell’impatto. I Carabinieri, accorsi sul posto, stanno effettuando i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente.

Il ritiro dal mondo delle corse lo scorso 16 ottobre

Davide Rebellin si era ritirato dalle corse lo scorso 16 ottobre sulle strade di casa, disputando la sua ultima gara, la Veneto Classic. Il corridore veneto aveva chiuso, alla veneranda età di 51 anni, una carriera trentennale che gli aveva anche regalato il successo nella Liegi-Bastogne-Liegi del 2004, classica monumento del ciclismo internazionale a lui congeniale e che lo aveva visto altre quattro volte sul podio (2° nel 2001 e 2008, 3° nel 2000 e 2009). In quell’anno Rebellin vinse anche l’Amstel Gold Race e la Freccia Vallone, che rivincerà anche nel 2007 e 2009. Nel suo palmares anche la vittoria della settima tappa del Giro d’Italia del 1996 con la conquista della maglia rosa che indossò per sei giorni.

Rebellin: “La bicicletta continuerà a far parte della mia vita e della mia quotidianità”

Al termine della sua ultima gara, che per Davide Rebellin era stata una festa tra la sua gente, aveva dichiarato che sarebbe rimasto nel mondo dei pedali ed in particolare si sarebbe dedicato alla bici gravel, continuando ad allenarsi. La morte di Rebellin richiama subito alla mente la scomparsa di Michele Scarponi, un altro campione del ciclismo morto dopo essere stato investito da un furgone, mentre si allenava lungo le strade di casa nel 2017.

Tante le reazioni che stanno arrivando in questo momento tra sgomento e incredibilità. L’ex CT della nazionale azzurra, Davide Cassani ha ricordato: "Viveva per la bici, è atroce morire così", mentre Vincenzo Nibali, anche lui ritiratosi dalle corse qualche mese fa, ha così commentato: "Rimango tremendamente scioccato nell’apprendere questa triste notizia. Che la terra ti sia lieve, R.I.P. Davide".