Incontro Conte-Draghi: le dichiarazioni dell’ex premier e cosa chiede il M5S nel documento

Conte ha consegnato un documento al premier in cui sono specificati diversi punti

«Abbiamo parlato con il presidente Draghi. Gli ho consegnato un documento a nome di tutta la comunità del Movimento 5 Stelle». Lo ha dichiarato il presidente pentastellato Giuseppe Conte, pochi minuti dopo aver incontrato il premier.

Cosa ha detto Conte dopo incontro con il Movimento 5 Stelle

Il vertice tra i due è dovuto ad una situazione che lo stesso ex presidente del Consiglio ha esplicitato. «Abbiamo - ha aggiunto - cumulato un forte disagio politico. Ho esplicitato le ragioni di questo disagio che sono riassunte anche nel documento».

Dichiarazioni quelle di Conte in cui è stato espresso un punto di vista sul futuro. «Siamo disponibili - ha dichiarato - a condividere una responsabilità di governo come abbiamo fatto fin qui, in modo sempre leale e costruttivo. Ma occorre un forte segno di discontinuità».

Il disagio politico del M5s espresso a Draghi con un documento

Il Movimento 5 Stelle ha espresso, dunque, «disagio politico» e sente la necessità di vedere un «segno di discontinuità». Ma in cosa dovrebbe tradursi l’azione governativa per soddisfare le richieste? Una spiegazione la si trova in alcuni passaggi che hanno iniziato ad emergere relativamente al citato documentato consegnato a Draghi.

Si attende un chiarimento di Draghi sul reddito di cittadinanza

I temi sono quelli più cari all’universo pentastellato. In primis il reddito di cittadinanza, spesso oggetto di critiche da parte di rami altri della maggioranza. Un argomento per il quale il Movimento 5 Stelle si attende un chiarimento definitivo della posizione del premier. Un concetto su cui, a dire il vero, Draghi si è già espresso in passato sottolineando la condivisione del principio, ma anche la necessità di rivedere qualcosa nella struttura della misura. Ma si attende di capire adesso come si evolveranno le cose.

Salario minimo e aiuti a famiglie imprese

Il Movimento 5 Stelle è, inoltre, focalizzato sulla necessità di lavorare sull’istituzione del salario minimo. Così come confida che non si rinvii più su norme riferibili al Decreto dignità e che avrebbero la funzione di contrastare il precariato. Misure sociali da aggiungere ad aiuti concreti nei confronti di famiglie e imprese che vadano al di là del bonus 200 euro.

La questione energetica, il Super Bonus e il Cashback finale

Rientrerebbe tra le priorità del Movimento 5 Stelle l’opposizione ad eventuali sforzi finalizzati ad approvvigionamenti energetici che passino per lo sfruttamento di giacimenti fossili. La richiesta è di puntare sulle rinnovabile. Si chiede, inoltre, una soluzione per sbloccare le questioni le cessioni relative al Super Bonus 110% e anticipazione sull’applicazione del «Cashback finale»

Il M5s non chiede condoni. Tuttavia, in un contesto economico difficile auspica che si creino dei piani di rateizzazione per le cartelle esattoriali, scontando sanzioni e interessi. L’altro punto è più tecnico per ciò che riguarda la politica e fa riferimento alla clausola legge di delegazione. Quando il Governo non viaggia sulla stessa direzione delle Commissioni Parlamentari, dovrebbe tornare in Parlamento per dare spiegazione delle sue scelte prima dell’approvazione di un decreto legislativo.