Matrimonio a prima vista Italia: nozze tra sconosciuti, fioccano le polemiche

Matrimonio a prima vista Italia: su SKYUNO la versione italiana del format che prevede nozze celebrate tra sconosciuti sulla base di studi di compatibilità condotti da un team di esperti. Immediate le polemiche.

La nuova trasmissione targata SKY, "Matrimonio a prima vista - Italia", si basa, letteralmente, sul celebre proverbio «moglie mia non ti conosco».

Il principio alla base del programma è infatti proprio questo: gli sposi non si conoscono e si vedono per la prima volta direttamente sull’altare, così come tutti gli amici e il parentado, riunito, non senza scetticismo, per l’occasione romantica.

Sarebbe questo, secondo lo spirito del programma, il segreto per far durare un matrimonio: non essersi mai incontrati prima del fatidico sì.

Matrimonio a prima vista Italia su SKY: di che si tratta?

Matrimonio a prima vista Italia è l’adattamento italiano del celebre format “Married at the First Sight”, “Matrimonio a prima vista” appunto, che va in onda ogni giovedì in prima serata, dal 19 maggio, su SKYUNO.

Se il buongiorno si vede dal mattino, la prima puntata ha già fatto registrare buoni dati d’ascolto.

Il “Cupido” della situazione è rappresentato da un pool di esperti, sociologi e psicologi, che, attraverso una serie di studi di compatibilità, sostengono di poter formare delle coppie che hanno delle chance reali di innamorarsi e vivere stabilmente insieme.

Dopo la celebrazione delle nozze, i neo sposini, tre coppie a puntata, come nel più classico dei lieto fine partono per il viaggio di nozze, ritrovandosi, al ritorno, a sperimentare un mese di convivenza, al termine del quale decidere se procedere al divorzio oppure no.

Matrimonio a prima vista Italia: le reazioni e le polemiche

Non poteva non suscitare polemiche un programma che inverte completamente le regole e i principi su cui basare una relazione seria, riducendo il matrimonio ad una scommessa affrontata alla leggera, da sprovveduti.

Mario Adinolfi, fondatore de “Il Popolo della famiglia” e direttore del quotidiano ultracattolico “La Croce”, ha espresso forti critiche in merito al programma, lasciando a Facebook il suo sfogo:

“Ora il format è sbarcato in Italia e le prime due puntate sono andate in onda stasera tra sorrisi forzati, location squallide, imbarazzi colossali, crisi di nervi e genitori dei nubendi che praticamente all’unisono dicono ai figli: «Ma siete impazziti?». Sì, siamo impazziti. Tutti. Incontrarsi, frequentarsi, piacersi, amarsi, faticare per stare insieme è diventato troppo per noi. Che follia collettiva contro la famiglia”.

Anche il braccio destro di don Antonio Mazzi, don Felice Riva, fa da eco a Mario Adinolfi:

“Il matrimonio è sempre e comunque un legame che unisce due persone chiamate a condividere la propria esistenza. Prima di arrivare all’altare, sia religioso che civile, è necessario un processo di formazione e di educazione all’amore reciproco da parte dei due partner. Quanto sta per accadere in un reality, che mette insieme persone solo sulla base di calcoli scientifici o presunti tali, è davvero inquietante.”