Detrazioni spese di ristrutturazione e bonifico effettuato da altro soggetto

Per poter usufruire del bonus ristrutturazione è necessario seguire determinate regole. Il bonus ristrutturazione sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio non è altro che la possibilità di portare in detrazione le spese sostenute, con la propria dichiarazione dei redditi. Come dicevamo, sono necessari una serie di adempimenti, a partire dall’obbligo di pagare l’impresa che effettua i lavori o l’azienda presso cui si acquistano i materiali, con uno strumento tracciabile, cioè il bonifico.

Ed il versamento tramite bonifico, a sua volta, deve rispettare determinate condizioni. Se l’intestatario del bonifico è diverso dal beneficiario della dichiarazione, cosa accade? Un quesito comune a molti contribuenti che per i motivi più variegati, a volte possono non essere nelle condizioni di effettuare il bonifico a loro nome. Ecco cosa bisogna sapere per non rischiare di perdere la detrazione e cosa prevede l’Agenzia delle Entrate in materia.

Come deve essere il bonifico per le opere di ristrutturazione

Il bonifico, sia bancario che postale, deve contenere la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione ed il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è stato effettuato. Per la fattispecie di situazione a cui facevamo riferimento in premessa, cioè il caso in cui il soggetto che effettua il bonifico non è lo stesso che sfrutta la detrazione, è stata direttamente l’Agenzia delle Entrate a dare una spiegazione rispondendo ad un quesito di un contribuente sul suo sito ufficiale.

Stando a quanto dice l’Agenzia, è un caso ammissibile quello del contribuente beneficiario della detrazione, diverso da quello che effettua il bonifico. In altri termini, il beneficiario della detrazione può anche essere un soggetto diverso da chi effettua materialmente il bonifico. Tutto chiaramente contemplato anche da una circolare dell’Agenzia delle Entrate, la n° 7/E del 27 aprile del 2018.

Opere di ristrutturazione e detrazione, come funziona?

Per le spese di ristrutturazione edilizia, sostenute da uno o più contribuenti, nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2019, la detrazione è pari al 50%. Inoltre c’è il tetto massimo di spesa oltre il quale non è più ammessa la detrazione. Tale limite è fissato nell’ordine dei 96.000 euro. Se i lavori di ristrutturazione per i quali si rientra nel perimetro di applicazione della detrazione al 50%, sono eseguiti su immobili in comproprietà tra diversi soggetti, come per esempio nel caso di coniugi, tutti potranno essere ammessi a tale beneficio pur avendo effettuato il bonifico intestandolo a un solo soggetto tra i proprietari dell’immobile. Una cosa che va sottolineata è che la detrazione al 50% per le opere di ristrutturazione e gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, spettano anche al convivente di fatto, a prescindere dal genere dello stesso.