Depenalizzazione reati, novità: sanzione amministrativa per chi guida senza patente

La depenalizzazione dei reati prevede solo una sanzione pecuniaria per la guida senza patente. Ecco cosa dispone nello specifico il decreto per alcuni reati.

Il Cdm ha dato il via libera al decreto depenalizzazioni e tra i reati in esso contenuti figura la guida senza patente con l’applicazione della sola sanzione pecuniaria.
Vediamo alcuni dei reati soggetti a depenalizzazione e cosa è stato stabilito nel caso specifico della guida senza patente.

Depenalizzazione reati: i reati contenuti nel decreto

Il decreto depenalizzazioni, al fine di ridurre l’ingente numero di processi italiani, ha optato per il passaggio ad illeciti amministrativi di alcuni reati minori, come nel caso della guida senza patente, la coltivazione di cannabis a scopo terapeutico, l’ingiuria.

E’ bene precisare, però, che tale depenalizzazione va a modificare in illecito amministrativo quei reati che erano già puniti con la sola multa e non riguarda il reato nella sua forma aggravata o i soggetti recidivi per i quali è prevista comunque la denuncia penale.

Nel caso dell’ingiuria (art. 485 del codice penale) è previsto, quindi, un procedimento amministrativo il quale può portare a multe comprese tra gli 8 mila e i 12 mila euro.

Per quanto attiene alla cannabis è importante sottolineare che la depenalizzazione non riguarda l’uso della stessa, ma la sua coltivazione finalizzata a scopi meramente terapeutici.
La depenalizzazione della coltivazione della cannabis e quindi la trasformazione in illecito amministrativo interessa solo quei soggetti autorizzati alla sua produzione per scopi terapeutici, mentre per gli altri resta un reato.

Depenalizzazione reati: guida senza patente

Il decreto depenalizzazioni inserisce al suo interno anche il reato di guida senza patente che, passando ad illecito amministrativo, evita un processo penale a chi viene travato a guidare senza patente, ma inasprisce la sanzione pecuniaria che, dagli attuali 2.257 - 9.032 euro, sale a 5 mila - 30 mila euro.

E’ il caso di ricordare che la depenalizzazione non tocca i reati aggravati e i soggetti recidivi, che cioè più di una volta sono caduti nella commissione dello stessa fattispecie di reato.

Non poche polemiche ha sollevato la decisione di includere il reato di guida senza patente tra quelli soggetti a depenalizzazione.
Prima di tutto, questo provvedimento sembra andare in direzione opposta al reato di omicidio stradale che solo un mese fa ha ottenuto l’approvazione della Camera, ma altre critiche non mancano.

C’è da considerare, infatti, che in molti casi a guidare senza patente sono giovani o soggetti che non hanno la disponibilità economica per il pagamento della sanzione amministrativa, ed il suo inasprimento peggiora solo le cose.

Questa decisione, quindi, raccoglie molti malcontenti che è facile ritrovare nelle parole del vice ministro dei Trasporti Nencini

Nella legge delega di riforma del codice della strada a cui stiamo lavorando, abbiamo previsto un inasprimento delle pene e delle sanzioni per chi commette fatti gravi sulla strada e può essere contraddittorio con la depenalizzazione della guida senza patente, che nello schema di delega che passerà al vaglio del Cdm dovrebbe prevedere soltanto sanzioni amministrative, anche se salatissime. Più grave sarebbe l’ipotesi che a guidare senza patente potrebbe essere la stessa persona cui il documento è stato revocato per avere precedentemente commesso un fatto grave, come anche l’omicidio stradale. E’ dunque utile aprire con urgenza una riflessione sul caso.