Caso Saman Abbas, il fidanzato Saqib: «Sanno dove sono, la sua famiglia mi minaccia»

Il dolore del fidanzato di Saman Abbas: «La sua famiglia mi minaccia sui social, sa dove sono»

Il fidanzato di Saman Abbas, Saqib, ha raccontato di continuare a sognarla tutte le notti e di ricevere minacce di morte da parte della famiglia.

Il dolore e le paure di Saqib, il fidanzato di Saman Abbas

Della 18enne pakistana scomparsa lo scorso aprile da Novellara, non si hanno più tracce ma le indagini proseguono. Il corpo non è stato ancora trovato e si fa sempre più difficile la soluzione del caso. Intanto Saqib ha rilasciato una nuova intervista a Il Messaggero facendosi aiutare dal suo amico interprete.

Il 21enne continua ad essere convinto che la sua Saman sia ancora viva e nei suoi sogni la vede chiusa in una stanza: «Non faccio che pensare a Saman, sognarla tutte le notti chiusa in una stanza, segregata in una casa. Perché io sono convinto che sia ancora viva, il mio cuore mi dice questo».

Nel cuore del giovane, la speranza di ritrovare la sua Saman viva è ancora accesa, ma è anche tormentato dalle paure. Il ragazzo ha spiegato di essere ancora minacciato dai familiari della 18enne attraverso i canali social: «Mi inviano insulti e mi telefonano su Instagram con profili che poi vengono chiusi, continuo ad aspettare la verità e a chiedere giustizia. Trascorro le giornate in casa, esco di rado. Mi piace stare qui ma ho paura.»

Un’altra paura più grande è l’incolumità della sua famiglia in Pakistan: «Ho paura per i miei genitori e i miei fratelli che vivono nella regione del Kashmir». Per questo motivo chiede a gran voce di proseguire con le indagini e far luce al più presto sulla vicenda.

«Quello che voglio adesso più di ogni altra cosa è sapere dove si trova Saman. Solo così potrà esserci giustizia, per lei ma anche per chi, come i miei familiari, sta vivendo un incubo. Se dovesse succedere qualcosa a loro io non avrei più alcun motivo per vivere», ha aggiunto.

Saman Abbas è viva? Le indagini continuano

Lo scorso luglio sono state interrotte le ricerche del corpo di Saman dopo ben 67 giorni. Le indagini però continuano e si sta cercando di acquisire più elementi utili che possano individuare l’eventuale cadavere in modo da risalire alla verità.

Per le ricerche, sono scesi in campo 500 carabinieri, geoscanner e droni. Sono stati ispezionati circa 80 ettari di terreno, decine di serre e pozzi ma del corpo di Saman nessuna traccia. Un carabiniere, al Corriere della Sera, aveva assicurato che le ricerche riprenderanno ma si attendono nuove evidenze investigative.

Gli indagati al momento sono cinque: lo zio che è ritenuto l’esecutore materiale del delitto, i due cugini e i genitori della 18enne. Tra gli indagati, il cugino è stato arrestato e si trova in carcere, lo zio e l’altro cugino sono ricercati in tutta Europa, i genitori invece sono latitanti in Pakistan.