Calcolo TFR colf e badanti: la guida

Come funziona il calcolo TFR colf e cosa c’è da conoscere.

Anche nel lavoro domestico esiste un Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro che segna tutte le regole per una giusta gestione del rapporto di lavoro tra datore e dipendente. Il CCNL presenta tutti i diritti spettanti al lavoratore, che sia una Colf piuttosto che una baby sitter o una badante. Anche il Trattamento di fine rapporto rientra tra i diritti del lavoratore. Il calcolo TFR colf è una delle cose più complicate per la stragrande maggioranza dei lavoratori subordinati, e quindi lo è anche per il lavoratore domestico. Ecco tutte le cose che bisogna sapere e come si calcola il TFR del collaboratore domestico.

Calcolo TFR colf, le linee generali

Cos’è il TFR? si tratta della liquidazione spettante ad ogni lavoratore dipendente nel momento in cui cessa un rapporto di lavoro. TFR è l’acronimo di Trattamento di fine rapporto che molte volte viene chiamato liquidazione o buonuscita. Cambia il nome ma non la sostanza, perché si tratta dell’insieme di tutte le somme che mensilmente il lavoratore accantona e che riscuote al termine del rapporto di lavoro.
Per calcolare il TFR di una colf piuttosto che di una badante, occorre dividere la retribuzione utile al Trattamento di fine rapporto annuale per 13,5. Al risultato ottenuto va sommato il totale del TFR dell’anno precedente, naturalmente rivalutato con il coefficiente di trasformazione di dicembre dell’anno prima e così via per ogni anno di assunzione.

Calcolo TFR colf, come funzionano i coefficienti di rivalutazione

Il coefficiente di rivalutazione è una percentuale calcolata mese per mese che serve ad incrementare il fondo TFR accantonato fino all’anno precedente. Il calcolo TFR colf funziona proprio con questi coefficienti. Il coefficiente di rivalutazione del trattamento di fine rapporto dei lavoratori dipendenti è di 1,808031 aggiornato ad agosto 2019. Occorre ricordare che l’ultimo anno di TFR non ha rivalutazione e pertanto occorre rivalutare il TFR accantonato nel 2018, con il coefficiente di dicembre 2017. Se nel corso del rapporto di lavoro sono stati erogati anticipo di TFR, questi vanno defalcati dal totale spettante.

Occhio al calcolo del TFR, il rischio vertenze è elevato

E’ consigliabile fare i calcoli per bene quando si tratta di erogare la liquidazione alla badante o alla colf. Il TFR è uno degli argomenti che più di frequente finiscono per portare datore di lavoro e lavoratore dipendente ad una vertenza sindacale o addirittura, dinnanzi al giudice del Tribunale del lavoro. La difficoltà sta tutta nei coefficienti di trasformazione, perchè dal punto di vista del salario, nulla appare complicato. Si parte sempre dal salario annuo, cioè dalla somma di tutti gli stipendi erogati. Nel caso di badante o colf assunta ad ore, si sommano tutti i pagamenti avvenuti nell’anno solare. Occorre aggiungere anche la tredicesima erogata. Una volta sommate tutto ciò che è stato pagato alla badante, bisogna dividere tutto per 13,5. Se per esempio, un rapporto di lavoro iniziato a gennaio 2019 finirà al 31 dicembre 2019, con uno stipendio mensile da 900 euro, la quota di TFR spettante per l’anno intero di lavoro sarà pari ad 866 euro, perché lo stipendio annuo erogato è di 11.700 euro che diviso per 13,5 porta al TFR di 866 euro.