Caffè troppo caro? Cliente chiama le autorità, multata la caffetteria ma per un altro motivo

È accaduto a Firenze e la multata è la conseguenza della mancata esposizione dei prezzi

Mille euro di multa. È la sanzione comminata ad una caffetteria di Firenze per non aver esposto il prezzo al pubblico. È la notizia diffusa anche dall’Ansa e che sta destando sicuramente attenzione, anche per come si sarebbero evoluti i fatti.

Il cliente riteneva di aver pagato troppo

In base a quanto emerso tutto sarebbe nato dalla segnalazione di un cliente. Questi avrebbe ritenuto troppo alto il prezzo pagato per il caffè. Si parla di due euro per un decaffeinato. Ritenendo la cifra richiesta elevata, dopo aver pagato l’avventore avrebbe chiamato la polizia municipale proprio per il fatto che, secondo quanto racconta Repubblica.it nel locale non ci sarebbe stata l’esposizione delle tariffe. I controlli sarebbero arrivati qualche giorno dopo.

2 euro per un decaffeinato, ma la caffetteria non era una qualunque

La multa, dunque, non era correlata al fatto che il caffè avesse una tariffa al di fuori degli standard. Anche perché, in base a quanto emerso, la caffetteria in questione era specializzata nella somministrazione di caffé speciali e di elevata qualità. L’irregolarità ravvisata sarebbe stata la mancata presenza nel menù del caffè messicano decaffeinato servito al cliente. Va, inoltre, sottolineato come la caffetteria interessata da questo episodio sia stata considerata una delle migliori al mondo secondo il Financial Times.

Caffè pagato troppo? La multa è stato per un altro motivo

Il caffè in questione, in particolare, non sarebbe stato riportato sul menù cartaceo, benché - secondo quanto specifica il proprietario dell’esercizio commerciale su Repubblica.it - fosse invece presente sulla versione digitale. Il diretto interessato ha fatto «ammenda» per questa cosa e pagherà la multa, ma ha anche messo in rilievo quanto sia «scarsa» la cultura sul costo della qualità.

Il riferimento fatto non è stato solo alle materie prime, ma anche ad esempio al giusto compenso per il lavoro (con riferimento alla produzione di qualità e alla formazione) e «alla caffetteria e all’ospitalità italiana». Una storia che, dunque, può essere letta con due chiavi di letture. La prima è che nasce in un contesto particolare, nel senso che il costo del caffè era giustificato dal fatto che si trattasse di un prodotto di alta qualità.

Particolare, evidentemente, da non trascurare, tenuto conto che in qualsiasi settore più si alzano gli standard e più i prezzi crescono. L’altra è che, per le attività di ristorazione e i bar, è sempre necessario esporre i prezzi, in maniera tale da mettere il consumatore nelle condizioni di fare le proprie valutazioni quando è il momento di scegliere