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Morti Covid, Bassetti: «Moltissimi decessi con Covid e non a causa del Covid»

Pasquale De Marte - 4 febbraio 2022

L'infettivologo con un post su Facebook ha posto l'accento sulla necessità di differenziare le situazioni

«Nonostante omicron e vaccini ci stiano portando fuori dalla pandemia, il numero di morti, classificati come Covid in Italia, è troppo alto anche rispetto agli altri paesi europei e non solo». Lo dichiara il professor Matteo Bassetti con un post pubblicato sui suoi canali social, sottolineando come sarebbe opportuno fare delle differenze.

Covid, ancora tanti i morti nei bollettini

Il riferimento del direttore delle Malattie Infettive del San Martino di Genova è al dato dei decessi che, quotidianamente, vengono comunicati. A fronte di un quadro epidemiologico in netto miglioramento, si continuano a registrare tante perdite.

Un dato che alcuni esperti spiegano anche come un’evoluzione relativa al fatto che quello delle morti è l’ultimo parametro che scende, per effetto di una malattia che impiega diversi giorni per avere il suo decorso mortale a partire dal contagio.

Sono stati, ad esempio, 414 quelli conteggiati nel bollettino del 3 febbraio, a fronte di dati che hanno registrato un calo di 67 unità per le persone ricoverate in terapie intensiva e -226 nei reparti ordinari.

Conteggio morti Covid, Bassetti fa l’esempio della Danimarca

Bassetti ha posto l’accento sulla discrepanza che esiste con gli altri paesi nel conteggio delle morti. «In Danimarca - ha evidenziato - ha per esempio riportano una significativa riduzione della mortalità e della letalità nelle ultime settimane, ma mettono in evidenza ciò che sostengo da oltre un mese: in questa fase sono moltissimi i decessi con Covid e non a causa del Covid».

Una notazione che è tutt’altro che marginale. «Per chi non fa il medico - ha evidenziato l’infettivologo - sembra una differenza solo semantica. Non è così. È sostanziale. Bisogna differenziare chi ha sintomi e segni del Covid, da chi invece è asintomatico per Covid è ha qualcos’altro».

Dalle parole dell’infettivologo si pone verosimilmente in rilievo la differenza tra chi muore per una patologia indotta dal Covid (la polmonite) e chi, invece, decede per altri fattori e magari ha un tampone positivo da asintomatico per il virus responsabile della pandemia.

Covid, la consapevolezza dell’importanza dei vaccini e la luce in fondo al tunnel

«Solo così - ha proseguito il professor Matteo Bassetti - potremo capire cosa sta succedendo ridando oltretutto dignità ai vaccini che da questa classificazione italica non ne hanno giovato…»

Un passaggio che mira anche a mettere in evidenza come un cambio di visione sui conteggi dei decessi contribuirebbe a dare ulteriore dimostrazione di quanto i vaccini abbiano giocato un ruolo determinante nel traghettare verso questa fase.

Un periodo in cui, seppur con la dovuta prudenza, inizia ad essere chiaro come il trend sia quello che spinge a vedere la luce in fondo al tunnel, dopo quasi due anni di pandemia.

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