Chat fiction, le app che fanno leggere i millennials

Prendono sempre più piede le chat fiction, le app che raccontano storie in forma di messaggi di testo su smartphone. Da dove viene l’idea di queste app e perché sono così popolari?

Hooked, Tap, Yarn, Readit o Chatsty. Sono solo alcune delle app di chat fiction tra le più scaricate da Play Store che negli ultimi mesi hanno preso piede soprattutto fra gli adolescenti.
Ma cosa sono e in cosa consistono queste app di chat fiction?

Chat fiction app: cosa sono?

Dopo l’esplosione delle app per serie tv, è tempo di boom per le app che raccontano storie, le chat fiction app.

Si tratta, molto semplicemente, di applicazioni che forniscono racconti già scritti in forma di dialogo. Più precisamente, si tratta di vere e proprie chat già compilate che, lette conseguentemente, raccontano una storia. Come in una sceneggiatura, insomma, abbiamo soltanto dialoghi, leggibili come fossero delle reali conversazioni su smartphone.

Eccone un esempio:

Storie brevi in formato chat che simulano una conversazione fra due o più persone e che raccontano storie di vario genere: da narrazioni horror a racconti thriller, da storie romantiche a racconti paranormali, fantastici o noir.

L’impressione che si genera è quella di stare spiando il cellulare di un’altra persona e le sue conversazioni private, il tutto condito dalla sensazione di essere “incatenati” (è esattamente il significato italiano della parola hooked) alla successione degli eventi.

Chat fiction app: come funzionano?

L’estensione media di un racconto tipo delle chat fiction app varia intorno alle 1000 parole, per un tempo totale di lettura di circa 6 minuti. Per far scorrere i messaggi e far avanzare la storia è sufficiente toccare lo schermo, dando il proprio ritmo di lettura.

Altra opzione è la funzione di scorrimento automatico, che può essere attivata mantenendo il dito premuto sullo schermo.

La chat si interrompe dopo un certo numero di messaggi: per continuare con la lettura è sufficiente attendere dai 20 ai 45 minuti, oppure pagare un abbonamento per completare la lettura. Ma non solo: gli stessi utenti hanno la possibilità di scrivere le proprie storie semplicemente registrandosi sull’app col proprio numero di cellulare.

Chat fiction app: perché sono così popolari?

L’idea di base che accomuna tutte queste app è la volontà di sperimentare un format che coniugasse l’attaccamento degli adolescenti allo smartphone e il tentativo di avvicinarli alla lettura.

Come dichiarato da Prerna Gupta, fondatrice e CEO di Hooked,

«I nostri primi lettori erano per l’80% ragazze tra i 13 e i 17 anni, principalmente degli Stati Uniti. Da quando le cose hanno cominciato a decollare, nel 2016, abbiamo superato i 10 milioni di lettori in aprile e i 20 milioni a maggio»

Tanto che una delle storie di Hooked è riuscita ad entrare nella rosa dei selezionati al Tribeca Film Festival. Con l’aumento degli utenti è aumentata anche la fascia d’età, arrivando ad includere anche giovani fino ai 30 anni.

Quella delle chat fiction app si può chiamare “letteratura”? Certamente questa definizione farà storcere il naso a molti addetti ai lavori ma non si può non riconoscere che app come Hooked hanno un ruolo fondamentale nell’avvicinare gli adolescenti alla lettura, fosse anche in pura forma dialogica e di livello non alto, come in questo caso.