Zucchero bianco o di canna nel caffè? Le cose da sapere in base alla sceta

Molti si chiedono quale sia la differenza e credono di fare meglio optando per una delle due soluzioni

Lo zucchero è uno di quegli alimenti che nell’ambito di una dieta andrebbe limitato. Lo dicono i nutrizionisti e gli specialisti. Il rischio a volte è che si finisca per abusarne senza accorgersene. Un esempio chiaro, in tal senso, è rappresentato da chi prende più caffè al giorno. Qualora si scelga di non consumare il caffè amaro diventa probabile finire per consumare una quantità non irrilevante di zucchero.

Ci sono, inoltre, abitudini consolidate che possono tenere conto di leggende metropolitane fuorvianti. Un esempio lo si può fare sottolineando quale sia il pensiero che rischia di diffondersi nell’immaginario collettivo. Il riferimento è alla possibilità che qualcuno pensi che mettere lo zucchero di canna nel caffè possa rappresentare una soluzione migliore. Sia dal punto di vista nutrizionale che dell’apporto calorico.

Zucchero di canna o zucchero integrale?

Molti, infatti, scegliendo lo zucchero di canna immaginino di prendere una direzione diversa e più salutare. Diventa utile, in tal senso, cercare di capire quella che è la differenza tra lo zucchero raffinato e lo zucchero di canna.

In realtà non c’è affatto eterogeneità tra le due tipologie di zucchero. Sì, perché parlando della loro struttura chimica gli esperti mettono in rilievo come non esistano punti che li rendono dissimili. Questo naturalmente presuppone che non ci sia distanza neanche nell’apporto calorico che generano nei consumatori e soprattutto di indice glicemico.

L’aspetto diverso è dato da alcuni parti differenti presenti nello zucchero di canna (residui di melassa, ossia il prodotto di scarto della canna da zucchero), la cui percentuale è stimabile tra l’1 ed il 5%. Questo spiega quanto e perché le differenze nutrizionali siano minime.

In sostanza sotto un vestito diverso, tenuto conto che uno è bianco e l’altro ha l’aria di essere più grezzo, si trova sempre del saccarosio. Lo zucchero di canna, nonostante a qualcuno possa dare l’idea di essere “integrale”, ha una raffinazione paragonabile a quella dello zucchero più comune.

Lo zucchero integrale esiste, ma anche in quel caso ci sono cose da dire

Esiste una forma di zucchero di canna realmente integrale. Tuttavia, è abbastanza difficile che lo si possa reperire ad esempio nelle attività che somministrano il caffè. In generale lo si riconosce perché è molto più scuro, non ha granelli dalle dimensioni omogenee e difficili da isolare l’uno dall’altro.

Questo avrebbe delle componenti nutrizionali interessanti, ma troppo basse affinché possano regalare benefici sulla base di quelle che dovrebbero essere al di sopra di quelle che sono le quantità di zucchero consigliate. Questo, una volta di più, racconta come sia meglio limitare il consumo di zucchero quando è il momento di prendere il caffè. Sia che si tratti di zucchero bianco o di zucchero di canna i potenziali effetti sono i medesimi.