Gli spinaci sono un alimento che a molti piace. Anche perché la loro versatilità in cucina favorisce la possibilità di valorizzarne il gusto e poter portare in tavola piatti compatibili sia con la voglia di mangiare sano che con l’esigenza di tenere sotto controllo l’apporto calorico e raggiungere l’obiettivo di mangiare sano.
Quante alorie contengono gli spinaci?
Gli spinaci possono essere senza dubbio considerati un alimento ideale per chi vuole seguire una dieta normo-calorica o ipocalorica. Questo perché il loro apporto calorico per 100 grammi è stimato in circa 25 calorie. Davvero poche, sebbene come i nutrizionisti sottolineano, quando si considera un alimento questo non è l’unico aspetto da tenere in conto. I valori nutrizionali sono diversi e i fattori nutrienti da considerare sono molteplici.
Quante proteine in 100 grammi di spinaci?
Il basso contento calorico è dovuto al fatto che gli spinaci sono fatti per il 91% da acqua. Tuttavia, in 100 grammi di alimento si possono trovare circa 3,6 grammi di carboidrati e 2,66 grammi proteine. I grassi sono solo 0,39 grammi. Tant’è che la percentuale dei macronutrienti può essere suddivisa come:
- 44% proteine,
- 36% carboidrati
- 20% lipidi.
A cosa fanno bene gli spinaci?
Gli spinaci rappresentano un’ottima fonte di ferro e gli si riconosce una capacità antiossidante e antitumorale. A fare la differenza è il fatto che porti in dote quantità importanti di vitamina A, vitamina C, carotenoidi e magnesio.
Da segnalare la protezione cardiovascolare garantita con il magnesio e hanno buon quantitativo di omega 3. Le fibre, inoltre, giocano un ruolo importante nella possibilità di avere una regolarità intestinale. Tutti fattori che, nell’ambito di una dieta sana ed equilibrata, rendono gli spinaci un alimento consigliabile
Spinaci, alcune controindicazioni potrebbero esserci
Gli spinaci sono un alimento valido dal punto di vista nutrizionale. Tuttavia, possono esserci contingenze in grado di rendere non indicato il proprio consumo. Nel caso in cui si stiano assumendo anticoagulanti o diuretici c’è il rischio che possano interferire. Attenzione, inoltre, all’acido ossalico a cui si deve un’azione in grado di favorire la produzione di calcoli. Due esempi che permettono di puntualizzare un aspetto importante.
Quando si parla di un alimento a livello generale si tiene unicamente di quelle che sono le indicazioni generali delle sue caratteristiche. Le informazioni non possono essere considerate consigli validi per tutti. Chi ha dei dubbi, ha situazione patologia in corso o sta seguendo qualche tipo di terapia deve sempre consultare un medico o un nutrizionista, che avranno le competenze per guidarlo nelle scelte alimentari corrette.
L’invito generico che comunque arriva dal mondo della scienza è sempre quello di seguire una dieta che preveda una diversificazione degli alimenti e la scelta di seguire una condotta alimentare che sia equilibrata e caratterizzata da alimenti sani.