Pensione anticipata da gennaio 2022, finestra e regole

Come funziona la pensione anticipata e chi può utilizzare il canale l’anno venturo

Arriverà una nuova riforma delle pensioni, oppure no, perché ad oggi poco e niente si è ancora mosso e a livello di misure previdenziali nel 2022 si rischia seriamente di rimanere in pieno nelle grinfie della famigerata riforma Fornero.

Le uniche certezze ad oggi sono queste, perché è fuori dubbio che senza quota 100, in scadenza a fine 2021, senza l’Ape sociale e senza opzione donna, entrambe in scadenza sempre a fine 2021, di assottigliano i canali di uscita.

E resta in pieno la legge Fornero, compresa la sua pensione anticipata, che dal 2012 spostò in avanti drasticamente le uscite senza limiti anagrafici, che erano previste dalla vecchia pensione di anzianità.

La pensione anticipata nel 2022, come sarà?

Fu con il decreto Salva Italia del governo Monti che la Professoressa Elsa Fornero, allora Ministro del lavoro, passò alla storia con la sua politica di austerità a 360 gradi. E le pensioni non furono certo risparmiate da questa politica.

Restano dure le misure varate dall’allora governo Monti, e tra aspettative di vita, adeguamento e finestre mobili, anche i governi successivi hanno spostato avanti nel tempo le uscite dal mondo del lavoro. Se ne potrebbero accorgere i lavoratori che puntano al 2022 per accedere alla pensione.

La pensione anticipata resterà con i medesimi requisiti di oggi. Anche questo è deciso dal momento che fu imposto lo stop al collegamento con le aspettative di vita fino al 2026.

Pensione anticipata, contributi effettivi, finestre

Pertanto, chiunque arriverà a completare i 42 anni e 10 mesi di contributi nel 2022, potrà lasciare il lavoro indipendentemente dall’età. Questo per i maschi, perché per le donne servono 41 anni e 10 mesi.

C’è una cosa che però va assolutamente sottolineata ed è il fattore contribuzione effettiva. Infatti di questo 42,10 o 41,10 anni di contributi versati necessari, rispettivamente per gli uomini e per le donne, almeno 35 anni devono essere effettivi e quindi dal calcolo vanno esclusi quelli figurativi per malattia e quelli figurativi per disoccupazione.

E va ricordato che la finestra di decorrenza della pensione è di tre mesi. Infatti il primo rateo di pensione viene erogato dopo 3 mesi dalla data di completamento dei requisiti.

Una anticipata senza distinzioni tra contributivi e retributivi

Ma parallelamente alla pensione anticipata distaccata dall’età, esiste la pensione anticipata contributiva dai 64 anni di età con 20 di contributi. Misura questa che anche l’anno venturo consentirà l’uscita a chi completa i requisiti e non ha contributi versati prima del 1° gennaio 1996. Misura importante questa, anche se vincolata dal fatto che l’assegno previdenziale deve essere pari ad almeno 2,8 volte il trattamento minimo Inps.

L’importanza di questa misura si evidenzia pure dal fatto che la fotografia che la Corte dei Conti ha scattato sui conti pubblici per la previdenza, ha individuato nei 64 anni l’età media di uscita più utilizzata dagli italiani. E gli ermellini hanno suggerito di estendere questa misura anche ai retributivi, per i quali oggi la misura non è prevista.