Proseguono gli scontri e purtroppo ci sono da considerare anche le vittime non militari
La guerra in Ucraina è già storia, ma anche ancora un fatto di stretta attualità. Le cronache provenienti da territori che, in questa fase, sono diventati campi di battaglia riferiscono di scontri ed esplosioni che sono proseguiti anche nella notte tra il 26 febbraio ed il 27 febbraio.
La guerra è anche e soprattutto morte. Il dato certo è che, per quanto, si punti a mettere in atto operazioni prettamente militari, il rischio che finiscano per essere coinvolti i civili non può essere basso. Ed alle immagini di fughe da Kiev, persone riparate nei rifugi o in fuga dall’Ucraina, adesso iniziano ad aggiungersi i numeri che raccontano in maniera concreta il dramma.
Quelli che purtroppo rischiano di dover esser aggiornati costantemente, qualora le ostilità dovessero proseguire. Arrivano dalle Nazioni Unite, secondo a cui a partire da giovedì scorso sarebbero almeno 64 i civili che avrebbero perso la vita nell’ambito dei fatti che stanno avvenendo in Russia.
Già decine di vittime per una guerra che è iniziata soltanto giovedì scorso, a cui vanno aggiunti 240 feriti. Cifre che, oltre ad avere il rischio di crescere nel tempo, potrebbero essere già sottostimate. Arriva, infatti, già dalle Nazioni Unite l’indicazione secondo cui questi numeri potrebbero essere sottostimati.
Tra le ultime notizie, ripresa dalle agenzie nella notte, c’è quella riguarda un palazzo di nove piani, colpito da un missile. Il fatto ha avuto luogo nella città di Kharkiv. Secondo quanto emerso, la circostanza è costata la vita ad una donna ed una ventina di persone sono state fatte evacuare. Una sessantina di persone che vivevano nello stabile si erano rifugiati nello scantinato e tra loro nessuno sarebbe risultato ferito.
Proprio Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina per dimensioni, ha visto l’ingresso delle forze russe, con una guerra che ormai si sta combattendo strada per strada. Kharkiv ha una popolazione di 1,4 milioni di abitanti e si caratterizza per la sua grande estensione. Con, infatti, oltre 110.000 metri quadrati rappresenta la quarta più grande realtà urbana in Europa.
Tra le conseguenze degli scontri della notte anche il fatto che sia stato colpito un sito di smaltimento di rifiuti radioattivi a Kiev. A riportarlo l’Ansa. Al momento, secondo l’Autorità Nazionale per la regolamentazione nucleare dell’Ucraina, non si ci sarebbero minacce per la collettività al di fuori della zona di protezione.
Questo perché il bombardamento non avrebbe generato la depressurizzazione dello stoccaggio delle sostanze radioattive. L’edificio, in particolare, non avrebbe subito danni e ad essere colpita sarebbe stata unicamente la recinzione. Si attende adesso di sapere come si evolverà la situazione nelle prossime ore e giorni.
