Guerra in Ucraina, Lavrov annuncia inizio nuova fase e esclude uso armi nucleari

Il ministro degli Esteri russo ha parlato ai microfoni di India Today

La seconda fase dell’operazione speciale in Ucraina. È quello che ci si deve attendere dalla guerra in corso, in base a quanto dichiarato dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Parole con cui sono emerse quelle che potrebbero essere le nuove strategie della Russia e le future dinamiche del conflitto attualmente in corso sul territorio ucraino.

Ma cosa c’è da attendersi in concreto in quello che accadrà da ora in avanti? Qualcosa si può evincere da quelle che sono state le parole dell’esponente del governo di Mosca.

Guerra in Ucraina, la questione Donbass

Le ha rilasciate in un’intervista a India Today. Nel suo intervento ha spiegato come l’obiettivo della Russia sia di procedere fino ad arrivare alla totale liberazione delle Repubbliche di Donetsk e Luhank.

Si tratta delle due realtà territoriali che risiedono all’interno di quel Donbass che, come è noto, viene considerato da tempo l’area in cui si avrà una fase potenzialmente decisiva della guerra nei prossimi giorni. La Russia, in un certo senso, li considera parte integrante della propria storia e della propria cultura e contesta l’atteggiamento ucraino nei confronti delle minoranze russe di quella porzione di paese.

Questo è un fronte caldo, poiché non c’è volontà da parte dell’Ucraina di lasciare strada ad accordi che portino alla cessione di porzioni del proprio territorio. L’apertura potrebbe essere eventualmente su altro tipo di intese, ma saranno valutazioni che saranno fatte quando si riterrà possano esserci le condizioni per dei negoziati.

Guerra in Ucraina: l’espansione della Nato ad Est e il no all’uso di «armi non convenzionali»

Una delle possibili strade per un eventuale accordo è, ad esempio, la neutralità. L’Ucraina già da qualche settimana ha fatto capire che non entrerà nella Nato. L’eventuale adesione era una prospettiva presente tra gli scenari non graditi a Mosca. La Russia non vedeva di buon occhio l’ipotesi che l’alleanza atlantica potesse allargare i suoi confini allargando il fianco confinante con la Federazione Russa.

Lavrov, nei virgolettati riportati, ha anche fatto cenno al fatto che i paesi occidentali avrebbero violato le promesse, allargando la Nato ad Est dopo la caduta dell’Unione Sovietica.

No ad armi nucleari

Uno dei fattori che sta inquietando il mondo è che ad essere coinvolta in guerra sia una delle grandi potenze nucleari del pianeta. Lavrov ha comunque escluso che la Russia possa usare armi nucleari nel corso della sua attività in Ucraina.

Nel frattempo, secondo le informazioni riferite dalla Bbc, l’offensiva delle truppe russe in Donbass si starebbe sviluppando su un fronte di poco meno di cinquecento chilometri. A dimostrazione di come lo sforzo si stia concentrando in quella zona. Si attende adesso di capire quale potrà essere l’evoluzione di una guerra che va ormai avanti da quasi due mesi.