Armi nucleari, vice ambasciatore Russia all’Onu: «Se attaccati da Nato, non lo so. Siamo una potenza»

Dmitry Polyanskiy ha parlato in un’intervista rilasciata a Sky News

«Se la Russia sarà provocata o attaccata dalla Nato, non lo so. Siamo una potenza nucleare». Sono le parole con cui Dmitry Polyanskiy, vice ambasciatore russo all’Onu, si è espresso su una possibile escalation della conflittualità. Lo ha fatto in un’intervista rilasciata a Sky News, in cui gli è stato chiesto anche un punto di vista rispetto alle accuse di «crimini di guerra» che vengono addebitate all’operazione militare russa attualmente in corso in Ucraina.

Armi nucleari, Polyanskiy: «Quando hai a che fare con una potenza devi calcolare tutte le possibilità»

Il timore che i toni dello scontro internazionale possano passare a situazioni più concrete in cui l’umanità potrebbe fare i conti con l’uso delle armi nucleari è quello che maggiormente genera inquietudine per il futuro. «Non penso - ha proseguito Polyanskiy - sia una cosa giusta da dire. Ma non è giusto minacciare la Russia o interferire. Quando hai a che fare con una potenza nucleare, tu devi ovviamente calcolare tutte le possibilità che possono venire dal tuo comportamento».

Uso armi nucleari, la posizione della Russia espressa dal portavoce del Cremlino

Nei giorni scorsi sul rischio dell’uso di armi nucleari si era espresso anche il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. «Abbiamo - aveva dichiarato alla Cnn - un concetto di sicurezza interna ed è pubblico. Potete leggere tutte le motivazioni per l’uso di armi nucleari per cui se c’è una minaccia esistenziale per il nostro Paese allora possono essere d’accordo con il nostro concetto. Non ci sono altre motivazioni menzionate in quel testo».

Il 3 marzo si erano, invece, registrate le parole del ministro degli Esteri russo Lavrov. «Tutti capiscono - aveva dichiarato - che la Terza Guerra Mondiale potrà essere solo nucleare, ma noi non prendiamo in considerazione questa opzione. Richiamo la vostra attenzione sul fatto che il pensiero di questa soluzione è nella testa dei politici occidentali e non in quella dei russi. Noi non consentiremo in alcun modo a questa continua provocazione di costringerci a perdere l’equilibrio, ma se contro di noi si scatenerà una guerra reale forse ci penseranno quelli che veramente covano questi pensieri. Perché secondo me, questi piani esistono».

Crimini di guerra in Ucraina? La replica del vice ambasciatore della Russia all’Onu

Sono arrivate accuse a livello internazionale per quello che sarebbe, al momento, il comportamento russo in Ucraina. Una guerra che va verso il mese di durata e non è, al momento, facile pronosticare quanto durerà. A domanda precisa, il vice ambasciatore russo all’Onu ha replicato: «Non credo stiamo commettendo crimini di guerra in Ucraina». «Certo, non sta - ha proseguito - a me valutare. Io non sono lì, voi non siete lì. Stiamo guardando i video, molti di questi possono essere considerati fake news. Io credo a una cosa, voi credete a un’altra».

Rispetto alle immagini di zone civili colpite dagli attacchi, il vice ambasciatore russo ha chiarito che «non sono stati presi di mira». Un’affermazione a cui ha aggiunto una specificazione. «Abbiamo detto fin dall’inizio - ha ricordato - che il nostro esercito non è una minaccia per la popolazione ucraina».