È morto Giampiero Galeazzi. Si è spento a 75 anni a Roma, lì dove era nato il 18 maggio del 1946. Era malato da tempo. Una vita vissuta all’insegna dello sport quella del giornalista, che prima di diventare un volto popolare della tv aveva anche avuto un passato da atleta di alto livello come canottiere.
Da giovane, nel mondo del canottaggio, vinse il campionato italiano singolo nel 1967 e nel doppio con Giuliano Spingardi nel 1968, prima di ottenere una grande notorietà a livello mediatico per effetto della sua carriera televisiva. Negli anni gli appassionati di sport lo hanno conosciuto come narratore di tanti momenti storici per l’Italia. L’immagine e la voce del giornalista sono scolpite nella memoria di quanti hanno vissuto con lui momenti di grande esaltazione.
«Ciao Giampiero!». Inizia così il tweet di Valentina Vezzali. L’ex campionessa assoluta di scherma e oggi sottosegretario allo Sport del governo Draghi ha voluto ringraziare Galeazzi per quanto fatto. «Grazie - ha scritto - per aver vissuto lo sport da atleta prima e da giornalista poi. Alla tua voce, carica di entusiasmo e passione, sono legati i ricordi di tante emozioni azzurre. Sono certa che stasera anche lo Stadio Olimpico saprà ricordarti per come meriti».
Il riferimento è alla gara tra Italia e Svizzera fissata poche ore dopo la diffusione della notizia della morte di Giampiero Galeazzi.
Ciao Giampiero!
Grazie per aver vissuto lo sport da atleta prima e da giornalista poi. Alla tua voce, carica di entusiasmo e passione, sono legati i ricordi di tante emozioni azzurre.
Sono certa che stasera anche lo Stadio Olimpico saprà ricordarti per come meriti.#Galeazzi pic.twitter.com/96SWGkprhi— Valentina Vezzali (@VVezzali) November 12, 2021
Memorabili le sue narrazzoni delle medaglie vinte in quello sport che aveva conosciuto da vicino, il canottaggio. Difficile, ad esempio, dimenticare le fasi in cui accompagnò l’impresa dei fratelli Abbagnale nel 1988. Un pezzo di storia per lo sport, per il giornalismo e la televisione italiana.
Ma la sua figura è legata anche ad altre circostanze che hanno fatto sì che gli italiani si affezionassero alla sua figura. Dalle interviste a bordo campo fatte con i protagonisti della Nazionale a Italia 90 alla conduzione di Novantesimo Minuto, quando ancora si aspettavano le sei del pomeriggio per vedere i gol della Serie A. Tempi in cui le pay tv e la copertura televisiva totale dei match non erano ancora una realtà.
Gianpiero Galeazzi è stato anche il telecronista del tennis italiano sulle reti Rai, con particolare riferimento ai match di Coppa Davis dell’Italia.
Gianpiero Galeazzi, era diventato un volto familiare per gli italiani, anche al di là della sua attività professionale. I non appassionati di sport lo hanno, ad esempio, conosciuto meglio per qualche apparizione in Domenica In dove a condurre c’era la sua amica Mara Venier. Proprio la presentatrice, con un post su Instagram, ha voluto ricordare il giornalista. «Bisteccone mio - ha scritto il popolare volto della tv - se ne va un pezzo importante della mia vita …..💔💔💔💔RIP».