Santo del giorno oggi, 6 marzo è Santa Rosa da Viterbo, anche se ufficialmente la sua canonizzazione non è stata ancora completata e quindi è soltanto Beata. Per chi non può consultare il calendario, ma ci tiene a sapere ricorrenze religiose, in questo articolo troverà tutte le informazioni sul santo del giorno, la storia e l’onomastico di qualcuno il cui nome è legato al personaggio di cui oggi ricorre la data.
Oggi, 6 marzo si venera Beata Rosa da Viterbo, giovane terziaria francescana, venerata come santa dalla Chiesa cattolica e di cui ogni 3 settembre si svolge la processione della famosa Macchina di Santa Rosa a Viterbo. Inoltre il 6 marzo sono venerati anche altri personaggi religiosi, alcuni meno noti, di cui parliamo in questo articolo.
Il Santo di del giorno non è solo un’occasione per rendere omaggio e fare gli auguri a chi porta il nome di Rosa, ma soprattutto per ricordare un personaggio religioso vicino ad alcuni luoghi o comunque fondamentale per la Chiesa.
Di certo ci sono santi molto più festeggiati rispetto al santo di oggi, come ad esempio San Giuseppe il 19 marzo che è anche la festa dei Papà, con i tipici dolci e molte iniziative, o come altre ricorrenze legate al santo del giorno come quelle di Santa Lucia, 13 dicembre, molto spesso ritenuto il giorno più breve dell’anno.
Oltre all’onomastico, spesso il santo del giorno è soprattutto protettore e patrono di alcuni comuni e il santo di oggi, Beata Rosa, è patrona di Viterbo, della Gioventù Francescana, dei fiorai e delle ragazze.
Santo del giorno, oggi 6 marzo: scopriamo tutto su Beata Rosa da Viterbo, la storia, che per i santi si chiama agiografia, e gli altri santi di oggi.
Rosa nacque a Viterbo nel 1233: da giovanissima fu respinta dalle Clarisse, a causa della sua salute precaria, ma dopo una guarigione miracolosa entrò nel terz’ordine francescano.
Predicò contro i catari di Federico II faziosi contro il Papa, e difese sempre il pontefice nella lotta fra Guelfi e ghibellini. Per questo fu mandata in esilio con la sua famiglia per ordine del podestà di Viterbo. Rosa si rifugiò prima a Soriano nel Cimino, poi a Vitorchiano e in un’occasione rimase illesa tra le fiamme.
Tornò a Viterbo soltanto dopo la morte dell’imperatore Federico II, che lei stessa aveva predetto. Morì in solitudine nella stanza dove si era ritirata in preghiera ed era molto giovane nel 1251.
La canonizzazione iniziò l’anno stesso della morte, nel 1251, e riprese nel 1457 sotto papa Callisto III senza essere portata a termine. Ancora oggi la canonizzazione non è ancora avvenuta e i fedeli si augurano che possa essere finalizzata entro il pontificato di Papa Francesco.
La festa di Santa Rosa a Viterbo si celebra il 4 settembre, quando ricorre l’anniversario della traslazione del corpo della Santa, avvenuta nel 1258. Durante la vigilia della festa, la sera del 3 settembre, di ogni anno, la santa viene trasportata in processione nella famosa Macchina di Santa Rosa, l’artistica impalcatura illuminata e alta 28 metri, alla cui cima c’è la statua della santa, il tutto per un peso di 50 quintali, e ogni 5 anni viene restaurata.
Nell’iconografia, di cui possiamo vedere diversi esempi nella stessa Viterbo, Santa Rosa è ritratta in abiti francescani e con una corona di rose sul capo.
Oltre a Santa Rosa da Viterbo, oggi, 6 marzo, si celebrano anche Sant’Ezio di Amorio
Uno dei quarantadue martiri di Siria, Santa Coletta Boylet, San Crodegando di Metz, Sant’ Evagrio di Costantinopoli, San Fridolino, San Giuliano di Toledo, San Marciano (Marziano) di Tortona, Sant’Ollegario di Tarragona, i Santi Quarantadue martiri di Siria, San Vittore e compagni e Sant’Agnese.