Playstation 4 e Xbox 720: quando usciranno? E’ la domanda che si pongono non solo gli appassionati di queste consolle, ma anche le aziende produttrici di videogiochi.
Troppa attenzione a smartphone e tablet, troppo poca agli hardware per giochi elettronici. Il rimbrotto arriva direttamente dalle aziende produttrici di videogiochi, come Square Enix. Il direttore generale dell’azienda Julien Merceron ha dichiarato che questa generazione è durata fin troppo, e che per software di ultima generazione servono anche hardware di ultima generazione, soprattutto per quanto riguarda l’espansione della memoria Ram.
«Adesso non c’è più la necessità di gestire la longevità attraverso la complessità della programmazione», ha spiegato Merceron «perché la longevità è assicurata dal modello online delle macchine. E direi che siamo giunti al punto di non volere generazioni troppo lunghe. Quando Sony e Microsoft parlano di generazioni destinate a durare fino a 10 anni, non si accorgono che questo è il peggior errore che possano fare».
Infatti le notizie che provengono da Sony e Microsoft non sono tra le più rassicuranti per Merceron.
Se dal fronte Playstation 4 fanno sapere che l’uscita è prevista per i primi mesi del 2013, per quanto riguarda la Xbox 720 bisognerà aspettare fino al 2014. Sony e Microsoft, infatti, comunicano di non avere alcuna fretta nel lanciare i nuovi prodotti, perché puntano prevalentemente sulla qualità dei loro hardware e sullo sviluppo delle loro componenti più sofisticate.
L’amministratore delegato di Sony Andrew House, durante la presentazione all’E3 del nuovo motore grafico, ha dichiarato inoltre che «il momento giusto per parlare di nuovi progressi a livello di hardware è quando si può dimostrare di aver fatto un significativo passo in avanti rispetto all’esperienza attuale».
Niente fretta, dunque, ma il lancio degli ultimi modelli di queste consolle è ormai lontano nel tempo. E non sono affatto da sottovalutare i giochi praticati direttamente sugli smartphone e quelli che utilizzano altri sistemi operativi, senza considerare, con tutta probabilità, anche una lieve riduzione d’interesse per l’intrattenimento videoludico domestico.