Vaccini, Codacons contro il decreto «vergogna» della Lorenzin. UE conferma possibili danni da vaccino

Codacons continua la sua battaglia contro l’obbligo vaccinale del decreto Lorenzin: la corte UE ha confermato le denunce sulla possibilità dei danni da vaccino. Ecco perché.

Il Codacons, l’associazione in difesa dei consumatori, continua la sua guerra contro il decreto Lorenzin sull’obbligo vaccinale, che già da settembre renderà necessario sottoporre i bambini a 12 vaccini per poter frequentare la scuola, pena delle multe salatissime a carico dei genitori.

Il Codacons, già promotore del COVASI, il Comitato per Vaccini Sicuri, ha persino lanciato una petizione online per richiedere alla Consulta l’annullamento del decreto «vergogna» della Lorenzin, un decreto considerato incostituzionale. Così come la giunta regionale del Veneto, che tramite il presidente Luca Zaia ha annunciato che farà ricorso contro il decreto sui vaccini, allo stesso modo l’associazione invita tutti i presidenti delle regioni italiane a fare lo stesso.

Il segretario nazionale del Codacons, Francesco Tanasi, ha infatti spiegato che

"Si tratta di una scelta sacrosanta a tutela delle famiglie. Il ricorso dinanzi la Corte Costituzionale, infatti, non mette in discussione l’importanza delle vaccinazioni, ma conferma le critiche del Codacons e di milioni di genitori a un decreto tecnicamente sbagliato sotto tutti i punti di vista. [...] Lo impugneremo. L’estensione dei vaccini obbligatori è un regalo alle case farmaceutiche".

Questo è quanto viene spiegato anche nel comunicato pubblicato online che accompagna la raccolta firme. Ciò che il Codacons contesta è, in particolare, l’impossibilità di una adeguata diagnostica prevaccinale, che esporrebbe quindi i bambini a enormi rischi per la salute, oltre ovviamente all’enorme crescita dei costi per il Sistema Sanitario Nazionale in seguito all’attuazione del decreto Lorenzin. Un provvedimento che, secondo l’associazione, determinerà la paralisi di scuole e Asl.

Ma questo non è tutto. Infatti, il Codacons si è rivolto anche alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea e solo 24 ore fa è arrivata la risposta da Bruxelles. Ecco cosa hanno detto.

Codacons contro i vaccini: anche l’UE conferma i possibili danni da vaccino

Il Codacons, nella sua guerra contro l’obbligo vaccinale introdotto dal Ministero della Salute con il decreto Lorenzin, ha deciso di rivolgersi direttamente all’UE. E proprio ieri è arrivata la risposta alle sue denunce. La Corte di Giustizia ha confermato i dubbi dell’associazione riguardo il nesso di causalità tra vaccini e l’insorgere di alcune patologie.

Questa dell’UE, quindi, sembrerebbe una conferma sull’effettiva possibilità di reazioni avverse e danni da vaccino. E questo soltanto a poche settimane dalla condanna definitiva del Ministero della Salute da parte della Corte d’Appello di Milano in favore di una famiglia danneggiata dalle vaccinazioni.

Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha quindi sottolineato che

"La decisione della Corte UE apre ora la strada ad un enorme contenzioso in Italia, considerato che solo al Codacons, negli ultimi mesi, sono giunte oltre 2.500 segnalazioni di possibili effetti negativi dei vaccini pediatrici sulla salute dei bambini".

Rapporto AIFA su reazioni avverse per farmaci e vaccini in Italia dal 2001 al 2015

Ecco perché l’associazione ha anche annunciato che provvederà a denunciare in Procura il Ministero della Salute perché il numero verde «1500» sui vaccini in quanto fornirebbe informazioni false agli utenti. Il Codacons ha infatti registrato alcune telefonate in cui gli operatori negavano categoricamente l’esistenza di un qualsiasi tipo di reazione avversa o di danni per la salute conseguenti ai vaccini.

Affermazione ovviamente falsa e in totale contrasto con quanto sostenuto dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità, dalla Corte di Giustizia dell’UE, dai più importanti enti sanitari e dagli stessi fogli illustrativi dei farmaci vaccinali.

Codacons denuncia: esaurite le scorte di vaccini contro l’epatite A

E mentre in Italia genitori e associazioni sono in rivolta contro la decisione del Governo di aumentare da 4 a 12 il numero dei vaccini obbligatori, ecco che invece un altro vaccino ha registrato il «tutto esaurito» e al momento non è quindi possibile effettuarlo.

Si tratta del vaccino contro l’epatite A, malattia che si sta diffondendo talmente velocemente in Italia e in Europa da spingere l’OMS a chiedere agli Stati di far vaccinare i propri cittadini. E qui nasce il tipico paradosso all’italiana. Mentre migliaia di persone organizzano proteste e petizioni perché contrarie alle vaccinazioni obbligatorie, altrettante persone sono corse a vaccinarsi spontaneamente per paura di contrarre l’epatite A.

E il numero di persone precipitatesi a fare il vaccino è stato così elevato che le scorte del farmaco immunizzante contro l’Epatite A in Italia sono completamente esaurite. E a denunciare il fatto è stato proprio il Codacons, che ha spiegato

"Siamo di fronte ad un paradosso assurdo. Da un lato il Ministero della salute col decreto “vergogna” vuole rendere obbligatori addirittura 12 vaccini, dall’altro chi decide volontariamente di sottoporsi ad una diversa vaccinazione non può farlo, perché le scorte sono terminate".

Infatti, negli ultimi giorni, chi si era rivolto alle strutture sanitarie per sottoporsi alla vaccinazione anti-epatite A ha ricevuto una comunicazione in cui viene spiegato che, a causa dell’imprevisto aumento del consumo, le scorte di vaccini sono completamente esaurite e potrebbero volerci dai 30 ai 90 giorni prima che vengano rimpiazzate e che sia quindi possibile vaccinarsi.