Unsolved, in arrivo la serie su Tupac e Notorious B.I.G

In arrivo la serie TV dedicata agli omicidi dei rapper americani Tupac Shakur e Notorious B.I.G.

Dopo pochi mesi dall’uscita nelle sale cinematografiche italiane di “All Eyez On Me”, il film che racconta la storia di Tupac Shakur, a breve i fan del compianto artista potranno guardare anche una serie tv dedicata al personaggio, e non solo. Il titolo sarà Unsolved: The Murders of Tupac & The Notorious B.I.G.

Unsolved, trama e personaggi

Appena pubblicato il trailer di Unsolved, la nuova serie true-crime, che uscirà negli Stati Uniti nei primi mesi del 2018.
La trama della serie verterà sui misteri legati agli omicidi di Notorious B.I.G. e Tupac Shakur.

La serie si articolerà a partire dal racconto delle indagini compiute da Russell Poole e Greg Kading, i due detective di Los Angeles che riapriranno i casi dei rapper assassinati, analizzando i fatti a circa dieci anni di distanza dalle uccisioni dei due rapper, morti attualmente ancora irrisolte.

Poole sarà interpretato da Jimmi Simpson (già attore nella serie TV ’Westworld’). Al suo fianco Bokeem Woodbine e Josh Duhamel (entrambi in ’Fargo’), anche loro coinvolti nelle indagini che collegheranno gli omicidi dei due rapper.

Per quanto rigaurda i rapper, Tupac Shakur sarà Marcc Rose, l’attore che l’ha già interpretato in ’Straight Outta Compton’, mentre i panni di Notorious B.I.G saranno vestiti da Wavyy Jonez.

Il mito dei rapper uccisi

Gli assassinii dei due rapper restano forse tra i più grandi misteri del mondo dell’hip-hop. “Unsolved" è solo l’ultima di una serie di opere televisive e cinematografiche dedicate ai due artisti scomparsi tragicamente. Nel corso degli ultimi vent’anni sono stati prodotti numerosi documentari su questi caso.

Il più famoso è sicuramente quello intitolato Tupac: Resurrection (2003), che ha ricevuto anche una nomination agli Oscar nella categoria “Best Documentary Feature”. La colonna sonora del documentario è stata curata dal rapper Eminem, che ha prodotto il singolo “Runnin’ (Dying To Live)".

Le indagini del detective Poole

Poole, detective della polizia di Los Angeles realmente esistito, fu il primo a ipotizzare nel 1997 che ci fosse un collegamento tra i due delitti, e che quindi le indagini andassero seguite parallelamente. Il detective sosteneva che dietro le morti dei due rapper ci fosse un comune disegno criminale, e che entrambi gli omicidi fossero riconducibili a un certo Suge Knight, proprietario della Death Row Records.

Procedendo con le indagini, Poole arrivò addirittura a sospettare di alcuni colleghi poliziotti di complicità con Knight: reparti speciali delle forze dell’ordine californiane, settori deviati del LAPD e bande di strada erano, secondo Poole, d’accordo per eliminare i due scomodi personaggi.