Spinner-mania: il gioco del momento adatto per bimbi autistici?

Fidget spinner: la trottola da dito che fa impazzire i bambini di tutto il mondo, è davvero utile per calmare bimbi affetti da autismo ADHD?

Il fidget spinner è la nuova moda tra bambini e adolescenti: detto più comunemente «spinner», è una sorta di trottola da dito di cui tutti i ragazzini del mondo sembrano non poter più fare a meno. A causa della loro rapidissima e crescente diffusione, molte scuole statunitensi e anche italiane hanno persino vietato agli studenti di portare gli spinner in classe poiché fonte di distrazione.

Lo spinner è un giochino semplice e molto economico. È sufficiente tenerlo stretto tra i polpastrelli e dargli una leggera spinta per farlo girare. Il termine «fidget» infatti sta per «finger gadget», cioè «gadget da dita». I più originali poi lo tengono in equilibrio su un solo dito, sul piede e persino sulla punta del naso, in una vera e propria sfida a chi è il più creativo. L’importante è farlo girare più a lungo possibile senza farlo mai cadere.

Eppure in pochi avranno notato che sulla confezione del fidget spinner è spesso riportata la scritta come questa «Adatto a persone con autismo o ADHD». Il gioco del momento sarebbe quindi adatto anche per bambini autistici o affetti da Disturbo da Deficit di Attenzione/iperattività.

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Si tratta sono di un’infelice trovata commerciale o davvero lo spinner è utile per bambini con disturbi cognitivi? Ecco cosa pensano gli esperti.

Spinner-mania: da oggetto terapeutico a gioco più amato dai bambini

Il fidget spinner non è solo un giocattolopopolare tra bambini e adolescenti. Anzi, lo spinner è nato come oggetto terapeutico per persone con particolari esigenze di scaricare l’energia in eccesso in momenti di forte stress.

Secondo quanto riportato da alcuni siti specializzati, come Disabili.com, e anche dal periodico statunitense The Mighty, lo spinner è nato proprio per aiutare i bambini con problemi di attenzione o ansia e soprattutto per bimbi affetti da disturbo dello spettro autistico. Questo perché

"Molti bambini con disturbi nello spettro autistico sono naturalmente irrequieti, sempre in movimento, giocherellano con le dita e hanno sempre le mani impegnate a fare qualcosa. I giocattoli fidget sono stati appositamente selezionati per fornire sensazioni tattili e uno sbocco per l’energia in eccesso. I giocattoli fidget possono anche aiutare e tenere occupati i bambini in momenti particolare stress o di potenziale stress. [...] Tengono occupati, distraggono, hanno un effetto di comfort e ricompensa, promuovono la concentrazione, sviluppano le capacità motorie e il coordinamento occhio-mano".

Quello che potrebbe sembrare solo una semplice distrazione per un bambino comune, per un bambino affetto da autismo o ADHD è quindi fonte di numerosi benefici. Proprio per chiarire l’importanza di questi «giochi» per tutte quelle persone che hanno problemi di ansia o disturbi cognitivi di vario genere, The Mighty ha pubblicato un articolo con la testimonianza di Leslie Templeton, una ragazza con deficit d’attenzione. Leslie ha raccontato

"Ricordo che i miei insegnanti mettevano dei pesanti libri sul mio grembo, per cercare di farmi fermare, ma avevo così tanta energia che le gambe continuavano a calciare. [...] Il mio insegnante di sostegno ha trovato una soluzione: un pezzo di stoffa che potevo maneggiare tra le dita: all’improvviso le mie gambe smisero di tirare calci. Nel corso degli anni ho provato diverse soluzioni per ricevere sollievo, e non ho trovato niente di più utile del mio fidget".

Adesso il fidget spinner è diventato una moda e bambini e ragazzi non disabili in tutto il mondo ne stanno abusando, tanto da costringere molte scuole a vietarli. La preoccupazione di tutte le persone come Leslie è che si finisca per considerare un giocattolo un oggetto che è stato originariamente creato per essere una vera e propria terapia.

Per questo è importante che, per primi, genitori e insegnanti comprendano lo scopo reale di questi oggetti e insegnino ai bambini ad utilizzarli nel modo giusto, senza eccessi, in modo tale che i bambini che ne hanno realmente bisogno non debbano rinunciare a un «giocattolo» che per loro è fondamentale nella vita di tutti i giorni.