Nicky Hayden non ce l’ha fatta: lo sport piange la morte del Kentucky Kid (VIDEO)

Nicky Hayden è morto: dopo 5 giorni di coma, il campione della MotoGP si è spento a causa del grave trauma cerebrale. Hayden era stato investito mentre andava in bici.

Nicky Hayden non ce l’ha fatta. L’ex campione mondiale della MotoGP si è spento nel pomeriggio mentre era ricoverato in gravi condizioni all’Ospedale Bufalini di Cesena.

Il pilota statunitense era stato investito lo scorso mercoledì mentre si allenava in bicicletta con un gruppo di amici nei pressi di Misano Adriatico. Per l’incidente è indagato il 30enne che era alla guida del Peugeot 206 che lo ha travolto.

Secondo una prima ricostruzione, confermata da un video delle telecamere di sorveglianza di una casa privata, Nicky Hayden giunto all’incrocio fra via Ca’ Raffaelli e via Tavoleto non si sarebbe fermato allo Stop, venendo così colpito in pieno dall’auto.
Probabilmente colpa di una distrazione del pilota, che a quanto pare stava ascoltando la musica con il suo ipod: non sentendo arrivare l’automobile, Hayden è stato investito e la bici è stata sbalzata a diversi metri di distanza.

Soccorso immediatamente dall’eliambulanza di Rimini, Hayden è stato portato all’ospedale di Cesena, ma le sue condizioni sono apparse sin da subito disperate: nell’incidente aveva riportato traumi a gambe, torso e testa, con un gravissimo danno cerebrale. Il pilota è rimasto in coma per cinque giorni, senza mai risvegliarsi.

Intorno alle 17 di questo pomeriggio la morte è stata annunciata tramite il bollettino medico dell’ospedale in cui era ricoverato:

"Il Collegio medico ha accertato il decesso del paziente Nicholas Patrick Hayden, ricoverato da mercoledì scorso 17 maggio nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale Bufalini di Cesena a seguito del gravissimo politrauma occorso in quella stessa data".

Accanto al campione al momento del decesso c’erano la madre Rose e il fratello Tommy, arrivati dagli Stati Uniti, mentre il padre non ha potuto affrontare il viaggio a causa di alcuni problemi cardiaci. Ovviamente, era presente anche la fidanzata Jackie, che a breve sarebbe diventata la signora Hayden.

Nicky Hayden: mondo dello sport in lutto per la morte del grande pilota

Nicky Hayden, pilota campione del mondo di MotoGP nel 2006 e ormai dedito alle gare di superbike, era soprattutto un ragazzo solare, gentile e ben voluto da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, primo fra tutti il collega e amico Valentino Rossi.

Tantissimi i messaggi di cordoglio dal mondo dello sport: tra i colleghi Mark Marquez, Casey Stoner, Jorge Lorenzo, il compagno di squadra Dani Pedrosa, Danny Kent, amico e ex campione di Moto 3.



Immancabile poi il commento da parte della Honda e della Ducati.

Ma si sono aggiunti anche i piloti di Formula 1 Mark Webber e Jenson Button, e dall’Italia il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e gli ex piloti Max Biaggi e Loris Capirossi.



Non sono mancati i pensieri anche dall’ambito calcistico, da parte del A.C. Milan e dell’A.S.Roma.


Nicky Hayden: la grande carriera del Kentucky Kid

Nicholas Patrick «Nicky» Hayden, nato a Owensboro il 30 luglio del 1981, proveniva da una famiglia di piloti. Quindi, fin da bambino, anche lui inizia a prendere parte alle prime gare di moto correndo nei circuiti cross. In seguito passa alle derivate di serie, partecipando anche al campionato AMA Supersport nel 1998. Il suo numero è, e resterà per molto tempo, il celebre 69.

Nel 1999 vince il campionato AMA Supersport, mentre nel 2002, a due anni dall’esordio, diventa il più giovane campione nella storia del campionato AMA Superbike. Nel 2003 esordisce in Moto GP con il team Repsol Honda e con Valentino Rossi come compagno di squadra, riuscendo a conquistare due terzi posti e terminando la stagione al 5º posto con 130 punti.

Nel 2005 suo compagno di squadra è stato Max Biaggi: quell’anno vince per la prima volta negli Stati Uniti, ottiene due secondi posti, tre terzi posti e tre pole position, piazzandosi al 3º posto a fine stagione, con 206 punti.

Il 2006 è stato l’anno del titolo mondiale. Nelle prime undici gare, si è piazzato sul podio ben nove volte, vincendo due volte. In questo modo resta primo in classifica per le prime tredici gare.

A due gare dalla fine del campionato mantiene ancora 12 punti di vantaggio su Valentino Rossi, ma durante il GP del Portogallo viene trascinato fuori pista dal compagno di squadra Dani Pedrosa, permettendo così il sorpasso di Valentino Rossi, sia in pista che in classifica. Nell’ultima gara Valentino Rossi, con 8 punti di vantaggio, parte dalla pole position ma scivola nel corso di un tentativo di recupero. Hayden arriva terzo e diventa campione del mondo, mettendo fine alla serie di vittorie del pilota italiano (che aveva vinto gli ultimi quattro mondiali).

Il 2007 è un anno piuttosto deludente, mentre nel 2007 riesce ad arrivare 6° a fine campionato. Nel 2009 poi passa al team Ducati Marlboro e suo compagno di squadra è Casey Stoner. Quell’anno si aggiudica il 13° posto in classifica, mentre nel 2010 arriva 7°.

Nel 2011, sempre alla Ducati, ritrova come compagno Valentino Rossi, e riesce a conquistare l’8° posto a fine stagione, con 206 punti. Nel 2013 con Andrea Dovizioso come compagno di squadra, si piazza al 9° posto con 126 punti. Nel 2014 passa al team Drive M7 Aspar, dove resta anche per il campionato del 2015.

Il 6 novembre 2015 Nicky Hayden entra a far parte della hall of fame del motomondiale . Nel 2016, dopo ben 13 anni in Moto GP, decide di passare al mondiale Superbike, nel quale ottiene il 4° posto, con 246 punti. Nello stesso anno, però, il Kentucky Kid viene chiamato a sostituire prima l’infortunato Jack Miller, e in seguito anche Dani Pedrosa.

Il grave indicente in cui è stato coinvolto, ha fermato la corsa di Hayden proprio mentre si preparava ad affrontare il campionato Superbike del 2017.