Disco orario per il parcheggio: ecco cos’è e come funziona

Cos’è e come funziona il parcheggio regolamentato con il disco orario? Ecco come si utilizza e come gli automobilisti possono evitare di prendere multe durante la sosta dell’auto.

Il disco orario, quello sconosciuto. Sono tantissimi gli automobilisti che non sanno cosa sia e a cosa serva. Per fare chiarezza su questo dispositivo creato per la regolamentazione del parcheggio vediamo in questo articolo cos’è e come funziona il disco orario.

Spesso gli automobilisti parcheggiano la propria macchina con superficialità senza leggere i cartelli del Codice della Strada installati accanto e che regolamentano la sosta della vettura.

Ma altrettanto spesso quando torniamo alla nostra automobile ad aspettarci c’è una bella sorpresa: la multa fatta dalla Polizia Municipale. Eppure siamo andati solo «un attimo» in quel negozio a comprare quella cosa o abbiamo preso un caffè «al volo» al bar con un amico.

Le scuse e le giustificazioni lasciano il tempo che trovano perché in ogni caso la distrazione delle modalità in cui abbiamo lasciato parcheggiata la nostra vettura sono scritte nero su bianco nella multa sotto il tergicristallo del parabrezza.

Lasciando perdere la rabbia per il pagamento della sanzione procurata adesso è il momento di capire il motivo dell’infrazione. Se non avete parcheggiato in una sosta vietata, se non avete occupato un posto riservato ai disabili e se avete pagato il ticket del parchimetro, la risposta è solo una: non avete utilizzato il disco orario.

Tutta colpa della non esposizione sul cruscotto del disco orario. Ecco spiegato il motivo della sanzione. Nonostante un cartello grande e grosso che segnalava l’obbligo del suo utilizzo, proprio non ci avete fatto caso anzi non sapete proprio cosa sia e come usarlo.

Dispositivo disco orario per la sosta: ecco cos’è

Il disco orario è un dispositivo che va esposto sul cruscotto con lo scopo di facilitare il controllo e la limitazione della durata della sosta delle automobili nei parcheggi delimitati dalle strisce sulla carreggiata di colore blu e dal segnale stradale verticale apposito.

Il disco orario deve essere in ogni caso conforme al modello-tipo prescritto dal Codice della Strada. Un corretto tipo di disco orario è quello che ha la scritta "ora di arrivo" e una serie di numeri che indicano le ore del giorno.

Il disco orario è un dispositivo che ha varie forme e colori ma il più comune in dotazione su tutte le vetture è un dispositivo di cartone plastificato di forma rettangolare e di colore blu.

Il disco orario ha le dimensioni di circa 10x12 cm ed ha una finestrella dalla quale si vede l’orario indicato da un dischetto bianco che gira all’interno del cartoncino blu grazie ad un perno centrale.

Parcheggio con disco orario: ecco come esporlo ed evitare multe

Adesso analizziamo le modalità di utilizzo del disco orario per evitare che in futuro si ripetano errori del genere e soprattutto possano arrivare nuovi «regalini» da parte della Polizia Municipale per aver infranto il Codice della Strada.

Se lasciamo l’auto in un parcheggio a pagamento con strisce blu e contrassegnato dalla presenza di un segnale stradale verticale di forma rettangolare e di colore blu, che mostra una «P» di colore bianco accompagnata dal disegno di un disco blu con una freccia bianca e dei numeri neri, dobbiamo necessariamente esporre il disco orario.

Il segnale verticale in corrispondenza delle strisce blu inoltre ci fornirà le indicazioni della durata massima consentita per il nostro parcheggio. Come possiamo vedere dall’immagine, questo è proprio il segnale stradale che indica l’obbligo di esposizione del disco orario e lo stazionamento delle vetture consentito per massimo 30 minuti nei giorni feriali (dal lunedì al sabato) dalle ore 8 alle ore 13 e poi dalle ore 15 alle ore 20:

Utilizzare il disco orario è più semplice di quanto si pensi. Una volta parcheggiata la macchina sulle strisce blu e in presenza del segnale stradale apposito basta indicare l’orario di arrivo e quindi di inizio della sosta della vettura facendo girare i numeri presenti sul disco fino alla freccia che indica appunto l’ora del nostro parcheggio.

Se per esempio iniziamo la sosta dell’auto alle ore 10 non dovremmo far altro che spostare i numeri del disco orario fino a quando il numero dieci non si trova sotto la freccia bianca o la tacca grafica posizionata al centro del dispositivo.

Una volta impostato l’orario d’arrivo il disco orario va posizionamento sul parabrezza anteriore oppure sul cruscotto all’interno dell’automobile e deve essere ben visibile dall’esterno per il controllo delle forze dell’ordine.

Il disco orario però deve essere utilizzato sempre in presenza del segnale stradale verticale che lo indica anche se le strisce che delimitano il perimetro del parcheggio non sono blu.

In alcune aree la sosta dei veicoli è consentita gratuitamente e quindi è contrassegnata dalle strisce bianche ma per un tempo limitato per consentire il ricambio delle auto ed evitare che i posti disponibili siano occupati tutto il giorno dagli stessi automobilisti.

Il disco orario in questo caso permette a più persone di usufruire dell’area di parcheggio e per questo deve essere obbligatoriamente esposto come regola il Codice della Strada.

Gli ausiliari del traffico o i vigili in questo caso se non vedranno il disco orario impostato ed esibito correttamente (con un’orario oltre il periodo consentito) sanzioneranno la sosta dell’automobilista.