Carla Fendi, chi era la stilista pilastro del made in Italy

Carla Fendi è morta nella sua casa a Roma, aveva 80 anni ed era malata da tempo. Un lutto per il mondo della moda che le deve molto.

Carla Fendi, la stilista tra i pionieri dello stile italiano, è morta a 80 anni e da diverso tempo era malata. Si è spenta nella sua casa di Roma, a Palazzo Ruspoli, dopo essere stata dimessa dalla clinica Quisisana in seguito a complicazioni polmonari. Da tre anni era vedova di Candido Speroni, ma fino all’ultimo ha dimostrato attaccamento al suo lavoro e alle sue passioni, come il teatro, l’arte e la musica.

Carla Fendi ha avuto il merito di far crescere il marchio Fendi a livello internazionale, conquistando soprattutto l’America. Indissolubile il suo rapporto con la bellezza estetica non solo nella moda, ma anche nell’arte, nel teatro e nel cinema.

Insieme alle sue quattro sorelle, Carla Fendi ha legato il suo nome al marchio Fendi, simbolo ancora oggi di made in Italy di qualità, eleganza e stile.

Chi era Carla Fendi, stilista appassionata di teatro

Carla, assieme alle sue sorelle Paola, Anna, Franca e Anna, di cui era la quarta, prese la guida dell’azienda fondata dal padre nel 1960, dopo la morte del genitore. Pur essendo come le dita di una stessa mano, come ripeteva loro la mamma, nessuna sapeva disegnare. Quindi spazio agli stilisti, con la svolta nel 1965 grazie a Karl Lagerfeld, che dopo 50 anni è ancora tra i collaboratori dell’azienda.

Fendi nasceva come pelletteria, ma presto si aggiunsero gli inserti in pelliccia tanto apprezzati dalle dive della dolce vita che resero i prodotti famosi in tutto il mondo. Poi le contestazioni per la difesa degli animali, a cui Fendi seppe resistere grazie ad un nome ormai forte.

Negli anni Novanta, la seconda svolta con la borsa baguette: materiali meno pregiati, strutture più morbide e design più pratici per la borsa di tutti i giorni delle donne lavoratrici.

Carla Fendi, la Fondazione e il mecenatismo

Nel 2007 nacque la Fondazione Carla Fendi, con sede a Roma a un passo dalla sua casa e dallo storico store di Largo Goldoni. L’obiettivo era quello di preservare la bellezza artistica e culturale, quindi attività nell’arte, nella letteratura, nel teatro e nel cinema, senza dimenticare l’ambiente.

Tramite la Fondazione, Carla Fendi sosteneva il Festival dei Due Mondi, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia e il Festival di Spoleto di cui era presidente onorario.