Bambini e incidenti domestici: come intervenire nei primi minuti

Bambini e incidenti domestici: sapere cosa fare nei primi 5 minuti è fondamentale. Ecco le indicazioni dell’Ospedale Bambino Gesù per soccorrere i bimbi in poco tempo.

I bambini sono coinvolti in incidenti domestici più o meno gravi più spesso di quanto pensiamo. Piccoli traumi, ferite, ingestione di oggetti pericolosi, ustioni, avvelenamento: sono tantissimi i pericoli che possono annidarsi anche tra le mura domestiche. In ogni caso, la miglior prevenzione è senza dubbio la prudenza: è bene non perdere mai di vista i piccoli di casa, che in pochissimi minuti potrebbero cacciarsi nei guai.

Ma dato che a volte è sufficiente un solo secondo di distrazione per ritrovarsi in una situazione del genere, ecco che diventa importantissimo sapere come intervenire nel caso di un incidente domestico dei nostri bambini. L’Istituto per la Salute del Bambino e dell’Adolescente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ha realizzato una guida sull’argomento, rivolta a tutti i genitori e anche agli insegnanti.

Nel numero speciale del magazine digitale «A scuola di salute» viene quindi illustrato quali sono i tipi di incidente in cui i bambini si trovano coinvolti più frequentemente. Al primo posto troviamo i traumi, che rappresentano il 75% dei 6.500 accessi per infortunio al pronto soccorso nel 2016. Seguono poi i 1.100 casi di trauma cranico, 630 casi di inalazione o ingestione di corpi estranei, 110 casi di avvelenamento, 65 casi di ustioni o folgorazioni, e infine 6 casi di annegamento.

Il tipo di incidente, poi, si differenzia anche in base all’età del bambini: nel primo anno di vita è alto il rischio di cadute, da 1 a 3 anni aumentano i casi di ingestione di oggetti pericolosi, di ustioni o semi-annegamenti. In tutti questi casi, comunque, un intervento tempestivo da parte dei genitori, o degli adulti presenti al momento dell’incidente, diventa assolutamente necessario.

Ecco quindi una breve guida su cosa fare nel caso in cui un bambino sia vittima di un incidente domestico.

Bambini e incidenti domestici: come intervenire nei primi 5 minuti

Quando si ha in casa un bambino, soprattutto se molto piccolo, gli incidenti domestici sono quasi all’ordine del giorno. L’importante in questi casi, per genitori e insegnanti, è sempre mantenere la calma e agire in modo deciso e rapido.
Ecco quindi le cose da fare o non fare in caso di incidenti, caso per caso.

  • Ingestione di corpi estranei: non tentare di indurre il vomito nel bambino e non procedere con le pacche dorsali perché il rischio è di aggravare la situazione, spingendo l’oggetto nelle vie respiratorie.

  • Avvelenamento: prevenire è meglio che curare. Quindi non lasciare prodotti tossici a portata di bambini, ma riporli sempre in scaffalature alte, in modo che i bambini non possano raggiungerli. In caso di incidenti, chiamare immediatamente il 118 o portare il piccolo al pronto soccorso se il prodotto ingerito è tossico, e contattare il Centro Antiveleni per comunicare quale tipo di sostanza è oggetto dell’avvelenamento.

  • Semi-annegamento, se un liquido finisce nelle vie aeree: mettere il bambino in posizione di sicurezza in attesa dei soccorsi (sdraiato su un fianco con il braccio sinistro steso lungo il corpo e la gamba destra piegata) e praticare le manovre cardio-respiratorie solo se il piccolo non respira regolarmente.

  • Traumi: non muovere l’arto o la zona contusa, evitando le fasciature «fai da te», applicare del ghiaccio e lasciare a riposo l’articolazione: Portare poi il bambino al pronto soccorso per gli esami diagnostici.

  • Trauma cranico: cercare di tenere sveglio il bambino. Se c’è perdita di coscienza, difficoltà nell’articolare le parole, amnesia o disturbi dell’equilibrio recarsi il prima possibile in pronto soccorso. Se il bambino è grave non muovere ma allertare i soccorsi e attendere l’arrivo dell’ambulanza.

  • Ustioni: raffreddare l’area con acqua corrente fredda (8-15°) per circa 20 minuti, non rompere le vescicole cutanee e se ci sono vestiti incollati alla cute non tentare di rimuoverli.

  • Ferite: pulire la ferita con acqua e poi disinfettarla e tamponarla con garze sterili. Nel caso di sanguinamento persistente recarsi dal pediatra o al pronto soccorso.