Sondaggi Quorum/YouTrend per Sky: Fdi sempre davanti a tutti, poi Pd e Lega

In vista delle elezioni del 25 aprile le percentuali del centrodestra vedono un netto distacco dal centrosinistra

Ogni giorno che passa segna un passo d’avvicinamento verso le elezioni politiche del 25 settembre. Suscitano, dunque, maggiore curiosità i sondaggi che provano a misurare quelli che sono i livelli di consenso nel Paese. Soprattutto a poche ore dalla rottura tra Azione e Partito Democratico. A offrire un quadro sono le rilevazioni Quorum YouTrend pubblicate da SKyTg24.

Sondaggi: Pd e centrosinistra, i dati del sondaggio

I dati del 9 agosto rilevano un Pd che varrebbe il 22,3%. Nella coalizione di centrosinistra ci sarebbero da considerare il 3,9% di Sinistra Italiana/Europa Verde, l’1,6% di +Europa e l’1,5% di Impegno Civico (Di Maio). Il totale della coalizione farebbe 29,3% dei consensi.

Numeri che, al momento, aprirebbero la strada ad una vittoria del centrodestra, benché da ormai diverso tempo le rilevazioni prefigurano la possibilità che la vittoria vada da quella parte. Saranno, ovviamente, le urne a confermare o smentire le ipotesi che derivano dai sondaggi.

Verso le elezioni del 25 aprile: le percentuali del centrodestra

La distanza sarebbe, al momento, importante dagli avversari per il centrosinistra. Il centrodestra secondo il sondaggio Quorum YouTrend avrebbe una percentuale stimata di consensi pari al 48,2%. Un numero composto dallo 0,3% di Udc, 0,8% di Noi con l’Italia, 8,9% di Forza Italia e il 14% di Lega. A trainare la coalizione come battistrada ci sarebbe Fratelli d’Italia con il 24,2%.

Una percentuale che metterebbe il partito di Giorgia Meloni nelle condizioni di indicare il possibile premier al presidente della Repubblica. Con questi numeri potrebbe essere proprio la leader di FdI la più probabile dei candidati a diventare a nuovo presidente del Consiglio.

Sondaggi: gli altri partiti

Fuori dai due poli ci sono, però, partiti importanti. Guida la lista il Movimento 5 Stelle con il suo stimato 10,6%. E, a seguire, ItalExit con Paragone con il 3,2%, Italia Viva con il 2,2% e Azione con il 2%. Allo 0,7%, invece, Unione Popolare di De Magistris.

Resta sempre alta la percentuale degli indecisi o astenuti, che corrisponderebbero al 38,7%. Una percentuale rilevante, dentro cui i partiti potrebbero andare a cercare nuovi consensi. Il 3,8%, invece, vota per uno dei partiti non citati.