Morte di Carlo Giuliani: il post choc del consigliere PD “sparare e prendere bene la mira”

La morte di Carlo Giuliani viene ricordata dal consigliere comunale del PD con parole choc e prive di rispetto.

Il consigliere comunale del PD di Ancona pubblica un post choc su una delle pagine più nere della storia italiana degli ultimi decenni: la morte di Carlo Giuliani.

Estate 2001...ho portato le pizze tutta l’estate per aiutare i miei a pagarmi l’università e per una vacanza che avrei fatto a Settembre...guardavo quelle immagini e dentro di me tra Carlo Giuliani con un estintore in mano e un mio coetaneo in servizio di leva parteggiavo per quest’ultimo...OGGI NEL 2017 che sono padre, se ci fosse mio figlio dentro quella campagnola gli griderei di sparare e di prendere bene la mira...si sono cattivo e senza cuore...ma lì c’era in ballo o la vita di uno o la vita di dell’altro...estintore contro pistola...non ci mancherai Carlo Giuliani

Un post che vuole creare empatia, ma che porta solo rabbia verso Diego Urbisaglia, consigliere comunale e provinciale. Il post non è pubblico, ma visibile solo agli amici di Diego, che non sembrano aver gradito le sue posizioni.

Il post viene pubblicato su Twitter da Matteo Pucciarelli, giornalista di Repubblica, che mostra la sua indignazione per le parole del consigliere. Carlo Giuliani quando morì nella manifestazione del G8 di Genova aveva infatti solo 23 anni ed era uno dei tanti manifestanti presenti in Piazza Alimonda.

Cosa successe a Carlo Giuliani?

La vicenda è abbastanza controversa: Giuliani in video e immagini è immortalato mentre ha in mano un estintore e sembra essere pronto per lanciarlo contro la camionetta della polizia a pochi passi da lui.
Di tutta risposta il poliziotto all’interno della camionetta puntò la pistola all’altezza della testa di Giuliani (a quanto sembra dalle immagini, in aria come dice invece nel processo) e sparò.

Mario Placanica è il poliziotto che si vede nelle foto e nei filmati della giornata. La camionetta in quel momento veniva presa d’assalto dai manifestanti e il poliziotto avrebbe puntato lo pistola verso i manifestanti, sparando due colpi per metterli in fuga.

Uno dei due colpi raggiunse Giuliani allo zigomo, il ragazzo cadde in terra. La camionetta a questo punto passò ben due volte sul corpo di Giuliani, una prima volta a marcia indietro e una seconda per andare via dal luogo dove era stata bloccata dai manifestanti.


L’autopsia della magistratura sarà la seguente (in ospedale a Giuliani non verrà effettuata alcuna autopsia):

In regione frontale mediana si osserva una ferita lacero contusa di forma irregolarmente stellata inserita in un’area escoriata di circa cm 3×2. Il fondo della ferita è sottominato con presenza di lacinie connettivali. Ai lati di detta lesione si osservano altre piccole contusioni escoriate a stampo, di forma irregolare. La piramide del naso mostra due contusioni escoriate senza segni di frattura alle ossa proprie sottostanti. La guancia destra evidenzia una soffusione ecchimotica, più evidente a livello zigomatico.

Il procedimento nei confronti di Marco Placanica verrà archiviato il 5 maggio 2003 dal GIP Elena Daloiso, che prosciolse il poliziotto rilevando: la presenza di cause di giustificazione che escludono la punibilità del fatto.
La perizia, realizzata durante l’istruttoria, sostenne che il proiettile era stato sparato verso l’alto e che un sasso, lanciato da un altro manifestante, ne avesse deviato la traiettoria.

La famiglia Giuliani, insieme al comitato Piazza Carlo Giuliani, non ha mai ritenuto credibile la versione.