Eccezionale scoperta archeologica a Roma. Domus romana perfettamente conservata (FOTO)

Incredibile scoperta a Roma. Una Domus di età imperiale, ricca di affreschi e mosaici, ritrovata quasi intatta. Un incendio l’aveva devastata permettendo però la conservazione del solaio in legno e di alcuni mobili.

Continua a regalare sorprese archeologiche la zona di San Giovanni di Roma. Dopo l’azienda agricola ritrovata nei pressi del Piazzale Appio, la Caserma militare all’incrocio tra via della Ferratella e via dell’Amba Aradam, ora spunta, nella stessa via, una domus di età imperiale conservatasi in maniera eccezionale.

È successo che durante i lavori di scavo della metro C, gli archeologi hanno fatto una scoperta incredibile (almeno per Roma): una domus datata tra il II e il III secolo d.C. distrutta da un terribile incendio il quale però ha permesso la conservazione del solaio ligneo e di alcuni mobili, oltre ad affreschi e mosaici. Tra i reperti persino lo scheletro di un cane e, forse, del suo cucciolo o di un gatto.

Il furioso incendio, unito alle caratteristiche del terreno, ha consentito ai materiali organici di conservarsi perfettamente, un po’ come è accaduto per Ercolano e Pompei. Si tratterebbe di una novità assoluta per Roma

La Domus: ecco le foto

L’area di scavo insiste sulle pendici del Celio, uno dei sette e celebri colli di Roma, zona che, in età imperiale, vide fiorire sulla propria sommità lussuose residenze aristocratiche; più in basso, invece, furono edificati edifici militari di cui fa parte la caserma recentemente riscoperta.

A circa nove metri di profondità è cominciata a riemergere la domus in questione composta da lussuosi ambienti costruiti su due piani, il cui pavimento è costituito da pregevoli mosaici in bianco e nero.

Sulle pareti sono stati ritrovati parti di affreschi miracolosamente intatti e in basso, davanti ad una porta, vi era lo scheletro di un cane accucciato, presumibilmente rimasto intrappolato a seguito dei crolli provocati dall’incendio.
Questo aspetto lascia intendere che solo successivamente i muri siano stati parzialmente rasati.

Il fuoco inoltre ha permesso la conservazione del solaio ligneo dell’abitazione e di alcune parti degli elementi d’arredo come la gamba di un tavolo, parti del telaio di una finestra e il già citato solaio ligneo: la cosiddetta contignatio.


Ancora al vaglio degli studiosi la funzione di questi ambienti; trovandosi nei pressi della caserma e vista la pregevolezza delle finiture non si esclude che la domus potesse far parte di una serie aule di rappresentanza della caserma stessa. Non si esclude tuttavia l’ipotesi di una domus patrizia di civile abitazione analoga a quelle esistenti sul Celio.

Sono state ritrovate infatti, non molto lontane, altre domus patrizie, crollate allo stesso modo, come quella della potente gens Valeria.
In effetti dove è stato effettuato lo scavo emerge come da varie incisioni del Cinquecento fossero ancora visibili alcuni ruderi, scomparsi poi nel corso dei secoli.

Per ora si continua a scavare e a studiare questa eccezionale scoperta.