Climate strike: un giornalista accusa gli attivisti: «Giovani ipocriti»

Andrew Bolt, giornalista di Skynews Australia contesta i giovani attivisti.

Fa discutere lo sciopero globale per il clima,la protesta e il tentativo di sensibilizzazione dell’opinione pubblica al surriscaldamento del pianeta. Il movimento internazionale nato circa un anno fa, a seguito delle azioni di protesta in solitario di Greta Thunberg davanti al Parlamento svedese, ha in programma per il 27 settembre l’ennesima giornata di mobilitazione. Una data importante per queste problematiche perché è all’indomani del summit ONU sul clima. Proprio sui giovani si è abbattuta una specie di requisitoria, una dura contestazione da parte di un noto giornalista australiano, Andrew Bolt.

Cosa ha detto Bolt

Andrew Bolt, volto noto della televisione australiana, uno dei frontman di Skynews in Australia, ha sparato a zero sui giovani che aderiscono allo sciopero. Una requisitoria, come dicevamo in precedenza. «A voi giovani che scioperate vi dico di iniziare a cambiare vita», così ha iniziato Bolt nel suo lungo monologo con cui ha accusato i giovani di essere quelli dell’aria condizionata in ogni aula di scuola, quelli di ogni televisore in ogni stanza della propria casa. «Voi siete quelli che avete preteso i climatizzatori nelle scuole, che per andare a scuola usate qualsiasi mezzo di trasporto pur di non camminare», così ha continuato il giornalista che in parole povere ha accusato di ipocrisia i giovani.

I giovani di oggi vengono strumentalizzati

I ragazzi di tutto il mondo hanno iniziato ad aderire ai Climate Strikes for Future, per ricordare agli adulti la necessità di agire subito contro i cambiamenti climatici e contro il surriscaldamento della Terra.
Per Bolt i giovani sono male educati, egoisti, manipolati e strumentalizzati da chi parla di nobile causa senza spiegare loro che occorre prima di tutto cambiare stile di vita.

«Prima di protestare, manifestare e scendere nelle piazze, cari giovani attivisti, dovreste iniziare ad evitare i cibi confezionati e mangiare un panino, lasciare da parte i mezzi di trasporto e camminare, spegnere smartphone, PC e tablet ed iniziare a leggere un libro», consigli che Bolt da ai giovani che a suo dire vivono nel lusso sfrenato tipico dell’occidente e poi dichiarano di essere a favore delle politiche ambientali corrette. Secondo il giornalista, prima ci si veste con capi firmati per apparire alla moda e si fa tutto all’insegna della tecnologia. Anche la protesta usa i canali tecnologici per pubblicità.

«La generazione di oggi è quella che passerà alla storia come la più importante in materia di utilizzo dei beni di consumo ed ai giovani dico che prima di manifestare e protestare, occorre svegliarsi, maturare, chiedere la bocca. Informatevi dei fatti prima di protestare», questa la chiusura del lungo discorso di Andrew Bolt. Un condensato di accuse miste a consigli per i ragazzi pronto a dare seguito a scioperi e manifestazioni sul clima e sul surriscaldamento globale.