Chi è il fratello di Alfano, il dirigente delle Poste al centro di un’indagine della Corte dei Conti

Chi è Alessandro Alfano, fratello del ministro degli Esteri Angelino? La carriera del dirigente siciliano di Poste Italiane è al centro di un’indagine della Corte dei Conti. Ecco perché.

Chi è il fratello di Alfano, dirigente delle Poste al centro di un’indagine della Corte dei Conti - Alessandro Alfano, fratello di Angelino - attuale ministro degli Esteri del governo Gentiloni, nonché ex ministro dell’Interno con Renzi e Letta ed ex guardasigilli con Berlusconi - è nel mirino della Corte dei Conti, che ha avviato un’indagine sulla sua assunzione alle Poste.

Stando al rapporto consegnato giorni fa dalla Guardia di Finanza alla procura presso l’organo dello Stato, il fratello del leader del Nuovo centrodestra sarebbe stato assunto alle Poste senza colloqui né concorrenti. Ma non è tutto.

Nei circa quattro anni di servizio, Alessandro Alfano non avrebbe mai firmato alcun documento. Nonostante uno stipendio da 200mila euro l’anno.

Gli investigatori dovranno dunque stabilire se l’assunzione e le promozioni di Alfano jr. siano avvenute per meriti professionali o per meriti di parentela, causando in questo caso un danno erariale fino a mezzo milione di euro.

Chi è il fratello di Alfano: il servizio di Report andato in onda a ottobre

Un servizio del programma tv Report trasmesso lo scorso 17 ottobre aiuta a far luce sulla rapida carriera alle Poste di Alessandro Alfano, il quale tentò di ostacolare la messa in onda del filmato con una diffida.

Alessandro Alfano - come ha ricordato il programma di Rai3 - gestisce l’enorme patrimonio immobiliare siciliano di Poste Italiane (polo immobiliare Sud 2), che conta 250 immobili. L’assunzione del fratello del ministro in Poste Italiane avviene nel 2013. Oggi, per il suo incarico, Alfano guadagna circa 200mila euro. Eppure - spiega Giorgio Mottola, l’autore del servizio - Poste Italiane

“è un S.p.a. partecipata dal ministero dell’Economia. E si viene assunti, dichiara Poste, anche sulla base di titolo di studio e voto. Alfano sostiene di avere una laurea magistrale, ma all’Università di Palermo risulta che si è iscritto nel 1993 e ha ottenuto solo la laurea triennale in Economia, sedici anni dopo con il voto di 93 su 110”.

Nel 2011 Alessandro Alfano finisce indagato insieme a trenta studenti con l’accusa di aver pagato una segretaria per far inserire nel database esami mai sostenuti. La sua posizione però viene archiviata.

Chi è il fratello di Alfano: l’assunzione alla Camera di Commercio di Trapani

Dopo la laurea Alessandro Alfano diventa segretario generale della Camera di Commercio di Trapani. L’assunzione, stando a Report, sarebbe avvenuta con modalità decisamente poco trasparenti.

Alfano ottiene l’incarico dopo aver vinto un concorso a cui prendono parte anche sette alti dirigenti pubblici, tra i quali Santo Di Bella, segretario generale della Camera di Commercio di Enna. Ai microfoni di Report Di Bella lascia intendere come i giochi fossero praticamente già fatti. Il giornalista Mottola afferma che:

“A capo della commissione giudicatrice c’è Giuseppe Pace, allora presidente della Camera di Commercio di Trapani e amico stretto di Alessandro Alfano. Talmente stretto che Alessandro Alfano si priva della sua Porsche fiammante e la cede proprio a Pace due mesi dopo aver vinto il bando. Un bando che secondo molti, sarebbe stato scritto su misura”.

Ma c’è dell’altro. Un articolo de La Stampa dello scorso 7 luglio spiega che ad Alfano

“viene contestata la veridicità di alcuni punti inseriti nel curriculum, interviene la Guardia di Finanza che sequestra tutta la documentazione e si scopre che il fratello del ministro ha autocertificato un incarico, quello di direttore regionale di Confcommercio Sicilia, che non ha mai ricoperto. Era semplicemente distaccato presso la Confcommercio regionale in veste di direttore provinciale di Agrigento”.

Chi è il fratello di Alfano: l’approdo alle Poste

L’approdo di Alessandro Alfano a Postecom avviene un anno dopo, nel 2013. Report fornisce un retroscena dell’assunzione (sulla quale al momento indaga la Corte dei Conti), mandando in onda l’intercettazione di una telefonata tra Raffaele Pizza, fratello dell’ex sottosegretario Giuseppe, e il collaboratore di Angelino Alfano Davide Tedesco.

Nella colloquio telefonico, Pizza (arrestato lo scorso 6 luglio) dice a Tedesco di aver facilitato l’assunzione di Alessandro Alfano grazie ai suoi rapporti con l’ex ad di Poste Italiane, Massimo Sarni:

“Lui come massimo (di stipendio, ndr) poteva avere 170mila euro e io gli ho fatto avere 160mila. Tant’è che Sarmi stesso gliel’ha detto ad Angelino: ‘Io ho tolto 10mila euro d’accordo con Lino’ (Pizza, ndr), per poi evitare. Adesso va dicendo che l’ho fottuto perché non gli ho fatto dare i 170 mila”.

L’esperienza in Postecom dura poco. Alfano passa infatti a Poste e Tributi e nel 2015 viene trasferito a Palermo, dove dirige il polo immobiliare delle Poste siciliane (e qui lo stipendio lievita a 200mila euro). Al suo arrivo, nell’ufficio del fratello del ministro viene installato un bagno chimico personale dal costo di 5.900 euro, come tra l’altro confermato a Report da Poste Italiane.

Chi è il fratello di Alfano: la diffida a Report

Alessandro Alfano provò a difendersi dalle accuse mosse contro di lui da Report ma la diffida inviata al programma sollevò un nuovo polverone:

“Le mie dichiarazioni sono state ottenute contro la mia volontà e non sono accompagnate da alcuna mia dichiarazione liberatoria. Qualora mi fosse stata richiesta un’intervista l’avrei senz’altro rifiutata in pieno ossequio alle direttive aziendali che regolano la comunicazione esterna dei dirigenti di Poste Italiane. Solo il rispetto di questi obblighi, quindi, mi impedisce di entrare nel merito, in questa sede, delle infamanti e non veritiere accuse che mi vengono mosse”.